Marco Valentini prova a fare chiarezza. Il direttore sportivo rompe il silenzio e, nelle interviste rilasciate a “Il Mattino di Salerno” e “La Città di Salerno”, analizza il momento della Salernitana. A partire dalla conferma di Roberto Breda nonostante il momento difficile: “Non punto il dito contro il tecnico. Una squadra che è ultima in classifica ha dei problemi, è un malato. Le malattie non finiscono subito, anche se hai le medicine giuste. Non ne esci subito dalla malattia e hai delle ricadute e degli altri effetti. È un percorso che io mi aspettavo, normale. L’unica parte che non mi aspettavo è stata il primo tempo con la Carrarese, che francamente non è stata il percorso che purtroppo una squadra che parte dall’ultimo posto deve fare. Il bilancio si fa il 9 maggio. Chi non fa questo mestiere fa un certo tipo di ragionamento, è anche giusto che sia così. Ma chi vive di calcio come me da più di vent’anni sa che quando ci sono questi cambi, queste situazioni sono percorsi. Non bisogna dare la croce addosso al mister ed ai calciatori. Quando le cose vanno bene è facile per tutti, invece la qualità si vede quando le cose vanno male. Lì che bisogna essere forti, uniti e perseverare nel lavoro. Perché uno quando chiede la pazienza non è che significa stare inermi ad aspettare gli eventi. Per me essere paziente è agire forte sapendo che raggiungerai risultati”. Futuro? Io sono stato chiamato qua per aiutare e per cercare di aiutare. Se io raggiungerò questo obiettivo avrò fatto un buon lavoro, no se non lo raggiungerò. L’obiettivo è questo, fare adesso proclami a metà strada non serve a niente e a nessuno. Se a fine campionato il proprietario Iervolino avrà ritrovato l’entusiasmo, forse ne avrà ancora di più, significa che avremo fatto tutti un buon lavoro”.
Il dirigente ha innanzitutto rinnovato la fiducia a Breda a prescindere dall’esito della sfida al Cesena. «Non è mia abitudine – ha detto Valentini – sparare a zero, anzi gli do fiducia e lo proteggo. Ci si deve togliere dalla testa che allenatore nuovo significava vincere tutte le gare. A Breda non era stato chiesto questo. Noi dobbiamo arrivare freschi, vivi e vegeti a marzo-aprile, salvi al 9 maggio». Il ds della Salernitana è intervenuto anche sui presunti attriti di spogliatoio, contrasti con Breda e uscite notturne. «Smentisco tutto, è gossip. Il gruppo è sano, lotta, si aiuta. Ci sono gli avversari ed errori nostri. Nella partita ci sono più partite e conta la capacità di adattarsi”.