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Urge accelerare per il ds dopo la bocciatura di Sabatini. A Roma senza ultras
11/04/2024
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Così come accaduto l’anno scorso, anche stavolta gli ultras della Salernitana diserteranno la trasferta di Roma. La decisione è stata ufficializzata attraverso un comunicato stampa e scaturisce dalla scelta delle autorità competenti di riservare ai supporters ospiti appena 500 biglietti su 7000 posti a disposizione aprendo le porte soltanto ai possessori della tessera del tifoso e della Granata Card. “Possibile che nella Capitale d’Italia non ci sia la capacità di accogliere i tifosi di una squadra di calcio che arrivano da un’altra città? Quando ci sono decisioni senza senso e irrispettose, preferiamo restare a casa. Una curva vuota dovrebbe far vergognare qualcuno, chi ricopre certi ruoli deve sapersi assumere le proprie responsabilità” in estrema sintesi il pensiero della tifoseria campana. Allo stato attuale sono stati staccati appena 80 tagliandi, nulla di paragonabile ai 6500 che – nel novembre 2021 – riempirono l’Olimpico dando spettacolo dal riscaldamento fino al 95′. Tra le due piazze, come noto, i rapporti non sono idilliaci. A far tenere alta la guardia un episodio di cronaca nera che si verificò proprio in quella circostanza, con un gruppo di facinorosi che aggredì alcuni tifosi della Salernitana che stavano pranzando in attesa di recarsi allo stadio.

Dal punto di vista tecnico, Stefano Colantuono (che ha battuto Tudor nell’unico precedente, 2-1 della Salernitana a Verona per la prima vittoria dell’era Iervolino) dovrebbe optare ancora per il 4-4-1-1, con Gyomber che prenderà il posto di Pirola al centro della difesa e la possibilità di vedere nuovamente due esterni bloccati e altri due con caratteristiche più difensive. Da qui l’idea di avanzare Bradaric e Zanoli (o Pierozzi) a centrocampo e affidare le chiavi dell’attacco al grande ex Candreva e a Tchaouna, provato in veste di falso nueve e, ad ora, più affidabile dei vari Simy, Ikwuemesi e Weismann. Non saranno a disposizione Fazio, Kastanos e Basic, altro ex della contesa che a Salerno non è riuscito a lasciare il segno. Tra i pali ballottaggio tra Costil e Ochoa, con quest’ultimo leggermente favorito pur avendo già annunciato alla società la volontà di cambiare aria al termine della stagione.

A tal proposito, sarebbe necessario accelerare e annunciare quanto prima il nuovo direttore sportivo. Una figura carismatica, da campo, che possa già da oggi avviare colloqui individuali con giocatori ritenuti essenziali per la cadetteria, ma che dovranno accettare un taglio netto dello stipendio se vorranno proseguire la propria avventura con la maglia granata. Ce ne sono poi tantissimi che guadagnano tanto e che andranno collocati altrove: da Simy ai rientranti Sepe, Bronn e Bonazzoli passando per Dia, Coulibaly, Bradaric, Pirola e Sambia. Elementi che, per tanti motivi, non hanno alcuna possibilità di far parte della rosa che, tra tre mesi, partirà per il ritiro di Rivisondoli. Lasceranno Salerno per fine contratto o per fine prestito Fazio, Boateng, Pellegrino, Costil, Weismann, Zanoli, Pierozzi (che però potrebbe restare, le sue prestazioni hanno convinto la società), Vignato e Gomis. Al passo d’addio anche il direttore generale Walter Sabatini, tra i candidati per la panchina resistono le candidature di Filippo Inzaghi e dello stesso Stefano Colantuono.

Fonte Tuttomercatoweb

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di Popolo Sportivo

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