Chi l’ha visto (e sentito)? Nessuna traccia di Stefano Colantuono. Sparito, da settimane, l’allenatore dell’ultimo scorcio del disastroso campionato di Serie A 2023/2024, ma soprattutto l'”uomo della società”, che era in predicato di assumere il ruolo di direttore tecnico nell’attuale stagione calcistica (per interfacciarsi con mister Martusciello e con il direttore sportivo Petrachi, dopo il prezioso lavoro, anche di “selezione”, svolto nei mesi scorsi all’interno dello spogliatoio) e che comunque ancora figura sul sito ufficiale alla voce “responsabile del settore giovanile”. Cancellato, invece, nel silenzio assordante dei canali di comunicazione del club granata, il Camp Calcio Salernitana. Doveva essere la novità assoluta dell’estate 2024, frutto della collaborazione tra U.S. Salernitana 1919 ed Experience Summer Camp: un’iniziativa, riservata ai ragazzi dai 6 ai 16 anni, dal 20 al 26 luglio a Rivisondoli, che non s’è fatta più. Lo scrive su facebook il collega Enrico Scapaticci rimarcando quanto, anche in questo caso, ci si ritrovi a cospetto di promesse non mantenute. La dirigenza aveva chiesto a Colantuono di traghettare una Salernitana ormai allo sbando e virtualmente retrocessa fino al termine della scorsa stagione, provando a ottenere qualche risultato e a salvaguardare la dignità sportiva. Cosa che, in parte, è avvenuta. L’idea era quella di affidargli un importante incarico dirigenziale, un tramite tra società, staff tecnico, ds, calciatori e ambiente e l’uomo immagine a tutti gli effetti. Invece, ad ora, il tecnico sta lavorando esclusivamente per il settore giovanile e avrebbe chiesto chiarimenti che non sono stati ritenuti esaustivi. Un passo indietro lascerebbe in eredità una serie di riflessioni.
Uomini di calcio e non di mondo. Ne servirebbero tanti, al fianco della Salernitana, in uno dei momenti più caotici e delicati della sua storia ultracentenaria. Vedere i volti di Petrachi e Martusciello in ritiro mentre osservavano gli spalti vuoti e il lavoro di calciatori sempre più desiderosi di fare la valigia e andare a giocare altrove ha trasmesso un senso di dispiacere generale, al punto che la tifoseria ha capito le difficoltà garantendo sostegno e appoggio al direttore sportivo e all’allenatore. Due professionisti che, però, avrebbero avuto bisogno della società e di una maggiore presenza fisica da parte dei rappresentanti di riferimento. Iervolino, a Rivisondoli, non si è visto e questo conferma ulteriormente la volontà di disimpegnarsi. Milan ha fatto capolino sugli spalti nel corso dell’amichevole col Volos e null’altro. Del vice presidente si sono perse le tracce. Gianni Petrucci è ancora in carica? Qual è il suo ruolo? “Resto se resta Iervolino, altrimenti farò altre valutazioni” aveva detto nell’ultima intervista senza perdere occasione per elogiare il patron esortando la piazza ad essere riconoscente.
Dopo Sottil, Leo e Lambiase, un altro tesserato della Salernitana fa un passo indietro. Stavolta si tratta di uno dei responsabili del settore giovanile, Fabio Di Giacomo, che – sui social – ha ufficializzato la dolorosa decisione scrivendo quanto segue: “Oggi dopo 4 anni ho preso una decisione per me non facile, nonostante un altro anno di contratto e tanta strada ancora da fare, lasciare questo percorso professionale, ma si sa quando si fa una scelta si vivono emozioni contrastanti, il dispiacere di lasciare tanti bambini e tanti amici che faranno parte sempre di te, i ricordi di ogni singola partita, di ogni allenamento, i sorrisi dei bambini, le lacrime da asciugare su quei visi ingenui e puliti. Mi mancherà non entrare in quel posto che diventa una seconda casa, ma spesso il cambiamento è doveroso per sé stessi e per gli altri. Perché il TEMPO sarà sempre garante e giudice su tutto e perché la formazione di ogni bambino deve prevalere su qualsiasi altro interesse. Grazie Salernitana per l’opportunità che mi hai dato, grazie per avermi affidato un ruolo di coordinatore tecnico spero di aver contribuito anche solo in minima parte alla crescita di ogni atleta.Potrei scrivere nomi cognomi dati anagrafici e caratteristiche tecniche e comportamentali di ognuno di voi, porterò per sempre nel cuore questi colori e ciò che mi hanno dato, ho una lista anche di persone che mi hanno arricchito professionalmente e umanamente a partire dai magazzinieri, ai dirigenti, agli scout, all’amministrazione, a chi mi ha voluto fortemente, e un grazie particolare lo faccio ai miei colleghi mister ai quali sarò sempre legato profondamente. Solo un appunto non credete ai cantastorie ora ne diranno tante ma sarò sempre pronto al confronto per garantire la verità. Grazie di tutto sua Maestà”
Fonte tuttoSalernitana