“La Salernitana è nostra, come tutte le squadre di calcio è dei tifosi, è patrimonio della città. Quella è nostra, è la nostra vita la Salernitana”. Le parole del Siberiano, Carmine Rinaldi, la cui effige veglia dall’alto sulla facciata principale del Vestuti, risultano quantomai attuali. Alla fine del campionato più disastroso e sciagurato della storia della Bersagliera, centinaia di persone il 19 giugno come ormai da tradizione si radunano in piazza Casalbore per celebrare il compleanno numero 105 del team dell’ippocampo, ammirando maglie storiche, striscioni e sciarpe di ieri e di oggi. La festa organizzata dagli UMS fa a meno del corteo per le strade del centro cittadino in segno di rispetto per i fratelli granata scomparsi nelle ultime settimane (Armando, Gerardo e Gianni) ma si svolge lo stesso, in tono minore, per un motivo non di poco conto: evitare di disperdere il patrimonio di entusiasmo e di attaccamento che si è venuto a creare nei confronti della Salernitana da parte dei bambini. Merito dei 3 anni consecutivi di Serie A, indubbiamente, ma che ora andrà coltivato, anche con l’aiuto del club. Alle 19.19 si accendono i fumogeni, il rullo dei tamburi serve a scandire il ritmo dei cori lanciati dal palco allestito su un truck proprio dai bambini, e mentre i più piccoli sventolano la “pezza” con su scritto “Appartenenza” i grandi fanno altrettanto coi bandieroni, assieme agli amici di Bari, Reggio Calabria e anche una rappresentanza proveniente dalla Romania. La serata prosegue con la premiazione delle scuole calcio che hanno partecipato al Torneo dell’Appartenenza, senza classifiche, senza vincitori nè vinti, all’insegna dell’aggregazione e della sportività. Quindi le canzoni che grazie ad Alex Dj e Marco Montefusco rappresentano ormai la colonna sonora dei pre-gara all’Arechi. Il tutto senza mai andare oltre, perchè la festa quest’anno è principalmente all’insegna del rispetto e del ricordo di chi ci ha lasciato troppo presto.
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UMS, il trionfo della salernitanità: bambini, appartenenza, rispetto e commozione in un 19 giugno molto triste
21/06/2024