Pur con la non comprensibile scelta di sottoscrivere già 2000 abbonamenti in una settimana, la tifoseria salernitana conferma d’aver capito perfettamente quali siano i responsabili di questa falsa partenza post mortificante retrocessione. Proprio per questo coloro che si sono recati a Rivisondoli per sostenere la squadra del cuore, hanno applaudito Petrachi e Martusciello riconoscendo il grande impegno profuso in un contesto assai complicato. Tuttavia è ormai passato un mese dalla riapertura del mercato e, purtroppo, la Salernitana resta un cantiere aperto con tanti esuberi da piazzare altrove, gente che ha chiesto di essere ceduta e un manipolo di giovani low cost di belle speranze che si è aggiunto all’organico senza – sulla carta – garantire quel salto di qualità che sarebbe necessario per vivere un’annata da protagonisti e quantomeno da zona sinistra della classifica. Il budget a disposizione è irrisorio, se pensiamo che in C2 e in C1 la vecchia proprietà garantiva stipendi superiori possiamo ben capire quanto abbiamo perso e quanto sia stato esaltato il management attuale prima del tempo. Tuttavia la storia recente insegna che si può allestire un organico competitivo anche quando ci sono una serie di paletti che frenano operazioni di un certo spessore. Fabiani, tanto per rinfrescare la memoria, senza società, con un trust e il Generale Marchetti, con la spada di Damocle del 31 dicembre e la consapevolezza di poter essere mandato via da un momento all’altro riuscì a portare a Salerno gente come Zortea, Ruggeri, Ranieri, Strandberg, Simy, Obi, Kastanos, Lassana Coulibaly, Bonazzoli e Ribery. Quelli che, poi, determinarono la salvezza più dell’Instant Team targato Sabatini. Con questo non stiamo puntando il dito contro l’attuale ds, uno che ha reso grande il Torino e che ha dato tanto alla Roma a prescindere dall’epilogo poco felice. Ci fidiamo della sua competenza e speriamo tutti che Gentile, Tongya, Kallon, Amatucci, Dalmonte e Njoh siano colpacci a basso costo propedeutici a quei 2-3 innesti di esperienza e di categoria che servono come il pane. Il ds, come dicevamo in apertura, ha incassato la fiducia della stragrande maggioranza dei tifosi ed è a loro che dovrà pensare se, da qui ai prossimi giorni, la proprietà non darà l’ok per sbloccare trattative importanti pur con qualche cessione che si sta materializzando.
Fonte tuttoSalernitana