Cedere prima di acquistare. Quando mancano tre giorni alla fine del mercato, il diktat non è cambiato. E forse nemmeno Sabatini e i suoi collaboratori si sarebbero aspettati tutte queste difficoltà in uscita. A Verona, tanto per fare un esempio, le indicazioni della proprietà sono le stesse, eppure lì ci sono state plusvalenze di un certo tipo. Finanche con Djuric, non più giovanissimo, la proprietà gialloblu è riuscita a incassare qualcosa. Un calciatore che a Salerno è andato via a parametro zero e tra mille rimpianti dopo aver raggiunto proprio con Sabatini l’accordo per un rinnovo biennale. Ad ogni modo dovrebbero essere almeno 3 le uscite. Anzitutto Lovato. Oggi si deciderà tra Torino e Udinese: la Salernitana è convinta che non possa essere questo il vero Lovato e potrebbe girarlo altrove con la formula del prestito secco anche per consentirgli di cambiare ambiente e provare a ripartire in un contesto diverso. Anche Bronn è tutt’altro che intoccabile: è stato proposto alla Sampdoria in serie B, c’è l’ostacolo ingaggio e anche i liguri hanno bisogno di sfoltire la lista over e alleggerire il monte stipendi. Ikwuemesi è stato bocciato ma – regolamento alla mano – non può essere collocato altrove, con Stewart si potrebbe discutere per la rescissione consensuale mentre si valuteranno offerte per Simy che piaceva allo Spezia prima dell’arrivo di Falcinelli. Ovviamente sussiste il punto interrogativo Dia. A questo punto viene difficile pensare che andrà via a 3 giorni dalla chiusura delle operazioni: la Salernitana avrebbe pochissimo tempo per individuare un sostituto. Botheim, invece, ha richieste in Svezia e Norvegia: ingaggio pesante, cederlo sarebbe un affare per tutti. Nessuna novità, invece, per il brasiliano mikael, giocatore che Sabatini era certo di piazzare rapidamente e che invece è ancora sul groppone con uno stipendio elevatissimo. Resta Candreva, a giugno idea Pirola per il Torino. Gyomber, infine, piaceva all’Ascoli di Castori ma resterà in granata.