Una tifoseria da riconquistare, una piazza alla quale dare risposte dopo una mesta retrocessione e le tante mancate promesse che la curva ha elencato in una serie di striscioni esposti in occasione della sfida interna con l’Atalanta. Per Danilo Iervolino è un fine settimana ad alta intensità, con il patron diviso tra la volontà di cedere, la tentazione di ripartire, il timore che sul tavolo non arrivino offerte concrete e vincolanti e il casting per direttore sportivo e allenatore che prosegue ininterrottamente e con qualche intoppo. Certamente nessuno poteva aspettarsi una situazione del genere appena due anni e mezzo dopo l’arrivo di un presidente che si diceva pronto a investire milioni di euro per alimentare il sogno dei tifosi di collocarsi stabilmente nella zona sinistra della classifica di serie A, con annesso centro sportivo, settore giovanile all’avanguardia, accademia dello sport a Salerno e una interazione costante con il pubblico. Niente di tutto questo, soprattutto negli ultimi mesi. Perchè, dopo due salvezze straordinarie di fila, la Salernitana è tornata in B a suon di record negativi, senza vincere una sola partita nel 2024, con quattro allenatori che si sono avvicendati sulla panchina e un Arechi che è andato via via svuotandosi pur con la spettacolare scenografia proposta in occasione del match col Verona. A proposito di tifosi, soprattutto sul web serpeggia un certo malcontento. In tanti non si spiegano l’atteggiamento dei gruppi organizzati e della Sud che, contrariamente a quanto accadeva in passato, hanno deciso di non proporre alcun tipo di iniziativa o protesta civile rispetto ad una situazione preoccupante. Una indifferenza preoccupante, non certo tipica di un pubblico che ha accolto trionfalmente Iervolino e che oggi, pur profondamente deluso, preferisce attendere sviluppi sperando in una svolta.
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“Resto se i tifosi sono con me”…e invece silenzi e ritardi pur senza contestazioni della piazza
10/06/2024