Salernitana-Juventus è specchio fedele di quello che è il livello del campionato italiano di serie A. Una squadra che punta all’Europa e allo scudetto che affronta l’ultima in classifica falcidiata dalle assenze e con tante riserve in campo, dovrebbe vincere a mani basse giocando anche un certo tipo di calcio. Invece la formazione di Allegri, passata addirittura in svantaggio, ha dovuto aspettare l’episodio arbitrale favorevole e il 91′ per ribaltarla e portarla a casa.
Certo, la storia recente del calcio insegna che i pronostici sono fatti per essere ribaltati e la stessa Salernitana ha fermato tre big sul proprio cammino, ma ieri Sambia, Maggiore, Bradaric, Fazio e Legowski hanno giganteggiato a cospetto di campioni che, giovedì scorso, al posto di gestire il risultato hanno deciso di “accanirsi” contro un avversario a terra e che nella ripresa si schierava con 2-3 giovanotti di belle speranze e un Primavera all’esordio assoluto.
Ieri, all’Arechi, è stata un’altra storia e solo la dea bendata ha permesso alla Juventus di vincere allo scadere con quel Vlahovic che Gyomber aveva totalmente annullato. Anche stavolta leggiamo critiche ingenerose nei confronti del centrale granata che, però, fino al 90′ era stato tra i migliori in campo contro un centravanti valutato 70 milioni di euro e che avrebbe beccato l’ennesimo 5 in pagella senza quel fortuito e rocambolesco guizzo finale.
Detto ampiamente degli errori di Guida, ci soffermiamo anche su un gesto tutt’altro che sportivo che ha fatto infuriare il pubblico di fede granata. Sul finire della partita, e sul risultato di 1-1, Sambia è rimasto a terra per crampi e la Juventus ha deciso legittimamente di proseguire l’azione. Tuttavia non restituire palla alla Salernitana quando Fazio l’ha calciata volutamente fuori per consentire i soccorsi è stata una caduta di stile clamorosa.