Una presa di posizione netta, fatta con stile, senza alcun coro polemico o offensivo e con quel pizzico di ironia tipico delle piazze del Sud. La curva dell’Arechi indirizza la contestazione nei confronti del presidente Danilo Iervolino e la manifesta esponendo striscioni che rammentano le tante promesse che la proprietà non ha mantenuto dopo una serie di proclami fatti a livello nazionale. Si parlava di zona sinistra della classifica, di Salernitana mai più ultima e subito dietro le grandi, di Salerno città dello sport e di una serie di investimenti per il centro sportivo e per lo stadio. Nulla di tutto questo è stato fatto e non regge l’alibi dell’ostracismo politico. Troppo evidente la metamorfosi di Iervolino che, nell’estate del 2022, metteva sul tavolo dell’Inter una offerta da 25 milioni di euro per PinamontI per poi basare tutto sulle cessioni individuando potenziali talenti con l’algoritmo e senza una visione diretta sul campo.
E di questa Salernitana quasi certamente non farà parte Loum Tchaouna, assieme a Candreva e Kastanos l’unico a salvarsi e a meritare gli applausi del pubblico. I tifosi sperano che si possa costruire attorno a lui la rosa del futuro, ma ieri Colantuono è stato chiaro e prospettava una cessione a cifre importanti per poter realizzare una sostanziosa plusvalenza e incassare cifre da investire sul mercato in entrata. La Lazio lo segue con interesse, la stessa Atalanta sarebbe rimasta ben impressionata. Il prezzo del cartellino è superiore ai 5 milioni di euro, anche all’estero ci sono club che hanno bussato alla porta del procuratore per capire se ci fossero le condizioni per imbastire una trattativa. All’Atalanta piace anche Lassana Coulibaly, in passato corteggiato pure dal Bologna. Hanno possibilità di restare soltanto Fiorillo, Legowski, Gyomber, Pasalidis e forse i rientranti Iannoni e Mamadou Coulibaly.