E’ il giovane calciatore del momento. Lui che aveva lasciato intravedere doti interessanti anche a Salerno al netto dei tanti infortuni che hanno frenato la sua ascesa. A Bergamo, però, sono specializzati nella valorizzazione dei prodotti del vivaio e un maestro come Gasperini è riuscito a farlo esplodere definitivamente. Mentre la Salernitana è alle prese con una lacuna a sinistra da due anni, l’Atalanta si gode un Matteo Ruggeri nel pieno della maturità calcistica e nel mirino della Nazionale. Qui ha lasciato comunque un pezzo di cuore, al punto da scrivere sui social messaggi di sostegno quando ormai la Salernitana era a un passo dalla retrocessione. Chi ben lo conosce è Nunzio Torraco, tra i titolari del Bar Nualis di Salerno. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente per permetterci di conoscere meglio quello che è diventato, al pari di Ranieri, il più grande rimpianto della tifoseria granata: “La nostra è un’amicizia nata per caso. Rilevammo il bar Castorino ubicato in zona Carmine e lui abitava da quelle parti. Gli chiesi di venirci a trovare, di trascorrere un po’ di tempo assieme. Ricordiamoci sempre che sono calciatori, ma anzitutto ragazzi che si ritrovano a vivere a centinaia di chilometri di distanza dalle famiglie e dagli affetti più cari. Da lì è nata una fraterna amicizia. Ammetto che è stata una grande emozione quando ho visto lui e Ederson giganteggiare in una competizione europea. Stiamo parlando di due campioni veri, anzitutto dal cuore grande. Non posso che augurare ad entrambi di essere convocati con continuità dalle rispettive nazionali. Sono talenti puri che fanno innamorare tutti coloro che seguono questo sport, a prescindere dalla fede calcistica”
Nunzio prosegue ricordando l’era salernitana: “Come posso dimenticare la partita contro la Fiorentina, quando entrò nella ripresa e determinò la vittoria con l’assist per Bonazzoli. Ricordo purtroppo anche l’infortunio, quando camminava con le stampelle e gli garantimmo massimo supporto morale. Da lì è nata un’amicizia stretta anche con la famiglia. Sono stato loro ospite, ho seguito dal vivo la partita di Bergamo (il famoso 8-2). Ha due genitori magnifici, hanno trasmesso a Matteo valori e principi che sono parte fondante del suo percorso professionale. Sono veramente orgoglioso, voglio loro un gran bene” Un vero peccato che la Salernitana non abbia fatto di tutto per riportarlo qui, soprattutto l’anno scorso: “Il rimpianto c’è. Per lui, per Ranieri, per Dragusin. Tuttavia credo che l’Atalanta non lo avrebbe mai dato alla Salernitana a prescindere, è figlio di Bergamo ed è cresciuto con la maglia nerazzurra. Salerno rappresenta un trampolino di lancio fondamentale, ma era chiaro che il suo futuro sarebbe stato lì”
Ancora sul legame personale: “Ormai, quando parlo con gli altri, non è più Ruggeri ma “l’amico tuo”. Battute a parte, il rapporto con la famiglia mi rende orgoglioso. I genitori sono persone eccezionali, sono molto affezionati alla Salernitana e alla tifoseria. Il padre ha riconosciuto meriti del pubblico granata per i successi di Matteo. Ora è tempo di festeggiare la convocazione con la nazionale maggiore. A volte la critica non è stata tenera nei suoi confronti, però io ho sempre cercato di difenderlo riconoscendogli potenzialità da difensore di caratura internazionale. Per lui le porte saranno sempre aperte. Ancora adesso gli invio un messaggio a ridosso di eventi importanti e non manca mai la sua risposta affettuosa”