Cedere o non cedere? E, in caso di permanenza, ci sarebbe l’entusiasmo necessario o diventerebbe un trascinarsi in attesa che salti fuori un interlocutore serio? E, ancora, quale sarebbe il progetto tecnico per la Salernitana retrocessa a suon di record negativi e che scende in campo in uno stadio ormai vuoto e che elenca le tantissime promesse non mantenute? Sono tanti i dubbi amletici per il presidente Danilo Iervolino che, dopo aver prospettato progetti tali da consentire ai granata di lottare per la zona sinistra della classifica a suon di acquisti roboanti e di investimenti in infrastrutture, oggi pare pronto a fare un passo indietro o, comunque, a valutare il passaggio del testimone appena due anni e mezzo dopo il suo arrivo a Salerno nella vigilia di Capodanno più incredibile della storia del calcio campano. Quali sono gli scenari ad oggi? Rispetto al passato, sembra che si siano fatti avanti imprenditori seriamente interessati quantomeno ad approfondire la questione. Si parla con insistenza di un fondo americano in contatto con l’amministratore delegato Maurizio Milan e di un altro gruppo del centro-America che avrebbe chiesto di visionare il bilancio mettendo sul tavolo le garanzie richieste.
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“Non vendiamo” e “Stiamo riflettendo”: tesi discordanti sul futuro della Salernitana
09/05/2024
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Da via Allende tutto tace. Per l’A.D. Iervolino “sta riflettendo”, per il pool di legali che affianca Il patron sin dal primo giorno si possono smentire tutte queste voci e affermare che la proprietà resta salda al timone e che eventualmente cederebbe solo in A per far fruttare al massimo gli investimenti fatti. In quest’ottica vanno visti i primi contatti sotto traccia con Angelozzi del Frosinone (che però pare vicino alla Sampdoria) e Sogliano del Verona, mentre Sabatini è virtualmente esonerato da marzo, ma concluderà regolarmente la stagione pur senza ruoli operativi. Quanto all’allenatore, sembra definitivamente da scartare l’ipotesi Inzaghi-bis, mentre Colantuono dovrebbe agire da direttore tecnico pur mantenendo l’incarico di responsabile del settore giovanile. Il nome più accreditato è quello di Fabio Grosso, già sondato nei mesi scorsi. Smentita la pista Paolo Zanetti, così come quella di un Montervino in veste di dirigente da campo. Non ci sono mai stati contatti tra le parti, si tratta di una ipotesi fantacalcistica circolata sul web nei giorni scorsi.