Maurizio Milan, amministratore delegato della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita oggi e che sa tanto di condanna per i granata. Parole dure rivolte a tutto il gruppo: “C’erano i presupposti per poter ripartire, posso dire che la società è estremamente delusa. L’amarezza è tanta, ero costantemente collegato con il presidente e dobbiamo ancora capire come stimolare una reazione. I presupposti con cui i calciatori sono arrivati a Salerno erano ben altri, così come i discorsi fatti con alcuni procuratori. Forse abbiamo avallato troppe scelte, da questo momento alibi e tolleranza zero. Abbiamo fatto tutto il possibile per garantire vicinanza e sostegno alla squadra, per capire quali fossero i problemi. Oggi è davvero dura venir qui a parlare, ma credo sia doveroso metterci la faccia”.
Si chiede al dirigente granata se Liverani sia già a rischio dopo due partite fatte così male: “Non possiamo che rinnovare la fiducia a mister Liverani, ma le riflessioni riguardano anche lui. Saremo molto attenti e molto vigili. Oggi non spetta solo a me, ma anche al direttore generale assumere una decisione. Chiederemo spiegazioni allo staff tecnico, al di là di quelle che vi ha dato in conferenza stampa. Oggi sono tutti in discussione. L’allenatore ha la nostra fiducia, ma saremo meno remissivi rispetto ad alcune situazioni che decideremo da domani mattina alla ripresa degli allenamenti”.
Terzo cambio di guida tecnica, fari puntati su un gruppo che non è mai diventato squadra: “La valutazione la faremo a fine stagione. In altri club la spinta dell’allenatore subentrato ha inciso. Oggi mi prendo la colpa di essere stato troppo morbido. Da oggi la politica di alibi zero potrebbe dare questa scossa. Le valutazioni andranno fatte con Iervolino e Sabatini. Alcuni calciatori non hanno mantenuto le promesse”.
Si chiede alla proprietà come restituire dignità sportiva a una stagione nata male e proseguita peggio. I tifosi chiedono chiarezza sul futuro in caso di retrocessione: “Questo club ha delle prospettive e ci sono da settimane programmi sul tavolo del presidente. Parlare del prossimo anno è prematuro, abbiamo speranza di aggrapparci al treno salvezza grazie a una classifica corta. Saremo meno permissivi, ho delegato troppo ad alcune figure e ora tocca a me prendere in mano la situazione. Questo immobilismo permanente non va bene”.