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Martusciello: “Cuore e atteggiamento. Grande gruppo, vi racconto un aneddoto”
14/09/2024
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Di seguito le dichiarazioni del tecnico della Salernitana Giovanni Martusciello in conferenza stampa:

Chi non farà parte della gara?

“Soriano e Adelaide purtroppo non sono a disposizione, dalla prossima settimana saranno reintegrati in gruppo”.

Quante novità dobbiamo aspettarci domani?

“Il mercato è servito ad ampliare le scelte, è stato fatto un lavoro intelligente basato su calciatori funzionali al mio pensiero. Domani ci sarà sicuramente qualche novità, non mi sbilancio perchè non voglio dare vantaggi all’avversario. Ci siamo allenati bene, è rientrato a pieno regime martedì scorso anche Maggiore ed è recuperato fisicamente e mentalmente. Ragazzo pulito e serio che crescerà di condizione, quando mi darà condizione lo getterò nella mischia.

Oggi ci sarà l’ultima seduta prima del ritiro pre-gara e domani mattina, con lucidità e chiarezza, sceglierò gli undici. Siamo in 29, ben vengano questo tipo di difficoltà. L’asticella si alza solo così”.

Quanto è stata utile questa sosta?

“E’ pretenzioso chiedere oggi alla squadra cose che il tempo non mi ha dato la possibilità di traferire. A me piacerebbe vedere lo spirito delle ultime prestazioni. Ci possono essere errori e difetti, soprattutto nelle situazioni tattiche, ma non deve mai mancare il senso d’appartenenza. E’ un concetto che ripeto ogni giorno ai ragazzi, poi la crescita ci sarà settimana dopo settimana. Non possiamo essere organizzatissimi, in questa sosta sono ripartito da quelle situazioni che proponevo il 12-13 luglio in ritiro. Oggi ho 29 calciatori e non voglio che la gente torni a casa insoddisfatta.

10 allenamenti non spostano tanto, ci vuole tempo. Stojanovic, Ferrari, Jaroszynski, Soriano, Adelaide hanno militato in categorie superiori, ma obiettivamente parlando abbiamo lavorato poco insieme per avere le certezze che io voglio. Per ora mi basta mantengano lo stesso atteggiamento. So che voi e la gente volete tutto subito, vi piace la novità. Ma al risultato si arriva attraverso un progetto. Le fondamenta le stiamo tracciando, abbiamo fatto il perimetro utile a gettare il cemento per strutturare il palazzo”.

Si giocherà ad una punta o con due attaccanti?

“A prescindere dal sistema di gioco è importante capire l’importanza di essere equilibrati. Non dobbiamo solo attaccare o solo difendere, si può avere il dominio della partita senza portare tanti giocatori oltre la linea della palla. Quando a Mantova siamo passati al 4-4-2 abbiamo concesso qualcosina, se l’avversario elude la pressione ci può creare problemi in area di rigore. Domani è una partita importante, il Pisa ha esperienza e in questa categoria capisce i lati deboli. Sembrano sornioni però poi riescono a capovolgere tutto. Predico equilibrio da parte di tutti, non solo dei calciatori”.

C’è un calciatore che più di tutti può agire da trequartista?

“Ne abbiamo diversi. Soriano, Adelaide, Hrustic, Tongya, Verde. Io preferisco parlare di collettivo e non di singoli battendo ancora sul tema di equilibrio. Le variazioni in corso d’opera nelle gare precedenti erano frutto della necessità di recuperare, forzature che magari in futuro potrebbero esserci quando le squadre hanno parità di ossigenatura. In alcune circostanze ho cambiato quando gli avversari erano più stanchi e i loro quinti stavano calando nella prestazione. L’interpretazione dei ragazzi è stata importante.

Altrimenti non avrei rischiato le quattro punte come accaduto con Mantova e Sampdoria. A me non piace prendere un cazzotto e darne un altro. Dobbiamo imparare a leggere e comprendere le fasi della gara, ad oggi non abbiamo ancora raggiunto questo livello. Non so se dipende dall’inesperienza, dal caldo, dal mercato. Ed è un discorso che posso estendere anche alle altre partite, non solo alle nostre. Vedo gol pacchiani. C’è confronto quotidiano con i ragazzi, c’è coinvolgimento.

Colgo l’occasione per raccontarvi un aneddoto. In settimana stavamo svolgendo una seduta particolarmente pesante, 3-4 calciatori mi hanno indicato un compagno che era affaticato e rischiava problemi al flessore. Mi sono avvicinato, l’ho abbracciato, mi ha detto che voleva continuare. Dopo 20 secondi stessa scena. Per fortuna non si è fatto male ma ho apprezzato la capacità collettiva di ragionare in un momento specifico del lavoro”.

Che gruppo sta nascendo?

“Sui “vecchi” sono state dette tante cose, a me non hanno fatto vedere alcun atteggiamento sbagliato. Se hanno commesso qualche errore in passato, oggi sono mentalizzati e sono andati avanti. Anche i nuovi hanno dato grande disponibilità. In questa settimana d’allenamento mi sono fatto conoscere, si sono fatti conoscere, hanno trascorso tempo insieme. Torregrossa? Se non avesse avuto problemi fisici, forse non giocherebbe in serie B. Per il ragazzo che è e per il calciatore che ha dimostrato di essere è un valore aggiunto, è un top che lo staff tecnico deve mettere in condizione. Darà il suo contributo, vedremo se dall’inizio o in corso d’opera”.

Come sta Valencia, ad un passo dall’addio fino a qualche giorno fa?

“Tutti si sono presentati bene, hanno lavorato nel modo giusto. Ha l’orecchio aperto al mercato come accaduto con Maggiore. Mi sta dando quello che io volevo, però io devo fare delle scelte e domani in tre andranno in tribuna. Non è il colpevole di qualcosa che non va ma vengo pagato per prendere decisioni. Tra noi tutti c’è dialogo. Posso convocare tutti, ma devono essere in 23 e ne ho 29. Chi si allontana da questo tipo di mentalità non può stare in questo gruppo. Fa parte delle regole”.

Tornerà da ex Inzaghi. Ha chiesto qualcosa ai giocatori che ha guidato un anno fa a Salerno?

“Di Inzaghi non me ne importa nulla. Non voglio essere scortese, ma non sta a me parlare del suo passato a Salerno o del suo rapporto con la proprietà. Io mi concentro sul mio lavoro”.

Ritiene di aver subito torti arbitrali?

“In alcune circostanze ci hanno favorito, in altre ci hanno penalizzato. Lì per lì ci avveleniamo rispetto a situazioni chiare, ognuno individualmente reagisce a modo suo e fa prevalere l’istinto. Tutti possono sbagliare, se non entriamo in questo meccanismo si fa fatica. Poi magari istintivamente lo mandi a quel paese. Secondo me favori e torti si equilibrano, non ci sono dietrologie sotto questo punto di vista”.

Come ha lavorato in questa settimana?

“Ho lavorato come fase difensiva in funzione dei comportamenti degli altri. Negli ultimi giorni abbiamo invece insistito sulla proposta anche in base alle caratteristiche dell’avversario che andremo ad affrontare”.

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di Popolo Sportivo

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