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Mandare il Cosenza in C per una vendetta sportiva e per il sogno salvezza diretta
24/04/2025
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Veramente strano questo campionato di serie B: una Salernitana che sembrava destinata alla C si ritrova ad affrontare una gara che potrebbe permetterle di uscire dalla zona retrocessione dopo mesi in apnea. A suo cospetto di sarà un Cosenza fanalino di coda e che non ha alternativa: deve vincere e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti per avvicinarsi alla zona playout. Viceversa sarebbe retrocessione quasi aritmetica, ancor di più ora che è stato respinto dal TAR il ricorso avverso alla penalizzazione di 4 punti subita a inizio stagione per inadempienze economico-amministrative. La Salernitana, dal canto suo, non deve farsi distrarre nè pensare che i calabresi verranno all’Arechi per fare una scampagnata o col morale sotto i tacchi. Alvini è allenatore che trasmette grande carica, i rossoblu hanno messo in difficoltà Modena, Frosinone e Brescia e c’è una storica rivalità tra tifoserie che non va sottovalutata. Ma i granata di Marino hanno ritrovato gioco e consapevolezza dopo un trimestre altalenante con Breda in panchina. Nel 3-4-2-1 dovrebbe esserci una sola novità rispetto al match vinto col Sudtirol. Dinanzi a Christensen agiranno Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili, con Ghiglione riconfermato a destra e Corazza a sinistra. In mediana non ci sarà Zuccon per un affaticamento muscolare, chi affiancherà Amatucci? Il favorito è Tello, con Caligara e Adelaide nettamente indietro nelle gerarchie. In attacco Verde è certo del posto, con Soriano in vantaggio su Tongya. Cerri guiderà il reparto offensivo e proverà a sbloccarsi dopo tre mesi e mezzo di astinenza. Simy tornerà in panchina e potrà essere utile in corso d’opera. Cosenza senza Garritano, tra i pali il grande ex Alessandro Micai.
Doveva essere una partita decisiva per i colori granata, si è trasformata in una giornata di dolore per la scomparsa del Papa e di rabbia per il senso di ingiustizia avvertito dai tifosi della Salernitana. Milan e Dibrogni avevano espresso il proprio parere, ritenendo che la gara col Cittadella si sarebbe dovuta giocare il 25 aprile, con annesso slittamento delle quattro gare successive. Niente da fare: 16 su 20 hanno ritenuto fosse opportuno rinviare tutto al 13 maggio, ufficialmente per motivi logistici e ufficiosamente per affrontare avversari già salvi o che non si giocano nulla in chiave classifica. “E’ un campionato falsato” la nota emessa da tutti i club organizzati “stiamo pensando di rivolgerci ad Abodi e riteniamo sia necessario proporre un ammutinamento per far capire quanto siamo sdegnati. Non bastavano gli arbitraggi scientifici a danno della Salernitana, ora dovremo chiudere con due trasferte di fila e con match decisivi giocati in giorni feriali e con tantissimi tifosi che non potranno essere al fianco della squadra del cuore. Una vergogna, vorremmo che la società ci tutelasse”. In effetti la Salernitana è stata danneggiata, al punto che è stato stravolto un regolamento che parlava chiaro. “L’assemblea di Lega ha potere di modificare le norme sui calendari” ribadiscono i vertici del calcio, una risposta che non è andata giù al sodalizio granata che, dopo aver alzato la voce nelle sedi opportune, ha chiesto anche alla stampa di abbassare i toni per non indispettire ulteriormente chi ha già “massacrato” la Bersagliera. Però meglio chiudere al Tombolato che a Marassi!

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di Popolo Sportivo

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