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L’ultimo dilemma del patron: cessione totale o permanenza con quota minima?
13/06/2024
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Danilo Iervolino lascia la Salernitana ma resta comunque dentro prendendo delle quote della Brera Holdings che acquisisce la proprietà del club. Non è un rompicapo ma la soluzione che il presidente della società granata avrebbe trovato dopo mesi di tentativi di cessione non andati a buon fine. Che Iervolino volesse vendere la Salernitana era noto da tempo anche ai muri della città. D’altronde non si spiegherebbe altrimenti il suo disinteresse, manifestato in più modi, né la sua posizione estremamente critica (con attacchi al palazzo, agli arbitri e ai procuratori) nei confronti di un mondo nel quale evidentemente non voleva più stare. Il calcio italiano, con le sue dinamiche giuste o sbagliate che siano, non piaceva più a Iervolino che ha trovato la via d’uscita attraverso la cessione alla Brera Holdings. In attesa di comunicazioni ufficiali, l’operazione dovrebbe essere questa. La Brera Holdings acquisisce la Salernitana per una cifra di circa 20 milioni di euro in più rate. La prima di queste non prevede il pagamento in denaro ma in quote della Brera Holdings che passano a Danilo Iervolino, o per meglio dire alla Idi Srl, società proprietaria della Salernitana. Così Iervolino diventa in qualche modo finanziatore dell’operazione entrando nel fondo come socio forte creditore.

Brera Holdings potrà coprire questa esposizione, ad esempio, attraverso la vendita dei calciatori. In questo modo Iervolino non sarà più il presidente della Salernitana ma potrà recuperare risorse economiche attraverso i soldi che incasserà la Brera Holdings principalmente con le cessioni dei giocatori. Maurizio Milan resta, dovrebbe ricoprire il ruolo di presidente. In ogni caso tutte le funzioni operative fanno capo a lui. Iervolino, quindi, protegge il suo investimento economico e si toglie responsabilità e critiche non essendo più il presidente. Ma quali sono le prospettive sportive per la Salernitana? Non sono mancate in questi mesi le rassicurazioni con la frase spot “stiamo lavorando”, seguita dall’altro slogan “preferiamo parlare con i fatti”. E allora attendiamo i fatti perché siamo arrivati al 13 giugno, a poco più di tre settimane dall’inizio del ritiro con un organico tutto (o quasi) da vendere e quindi da ricostruire. L’orizzonte presenta ancora tantissime nubi per la Salernitana.

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di Popolo Sportivo

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