“Speriamo di avere una parvenza di squadra entro la prima di campionato”. Dopo Nicola e Sousa, è il terzo allenatore di fila che, ad agosto, lancia un SOS. In fondo la Salernitana è retrocessa soltanto da sei mesi e la situazione è la seguente: Sottil ha abdicato ancor prima che venisse depositato il contratto, Petrachi non può operare come vorrebbe, il paracadute da 25 milioni non è ritenuto sufficiente per prendere anche un mezzo giocatore di B. E ancora: il mister guida un gruppo destinato ad essere stravolto e composto da calciatori che hanno scritto la pagina peggiore della storia granata, servono almeno 12 acquisti decenti dopo aver preso giovanotti low cost e gente dalla serie c francese, è stato rinviato il trofeo Iervolino presumibilmente per evitare fischi e cori di disapprovazione e le altre stanno prendendo giocatori di livello mettendo mano al portafoglio. Il primo mese di mercato è finito, tra due settimane c’è la prima di campionato e stiamo ancora parlando di Gabetti, fondi, Dubai, presidente dimissionario e temporary management. Quelli che ci volevano portare in Europa con Mertens e Cavani e che a gennaio, dopo la vittoria di Verona, imposero al nuovo ds di “cedere prima di acquistare”. Il tormentone non è cambiato, le prospettive future destano totale preoccupazione e impongono chiarezza: dobbiamo salvarci! Riflessione finale: leggendo il dato ufficiale che parla di 3000 abbonamenti sottoscritti in una settimana possiamo dir che, in fondo, è questo che ci meritiamo. Si è persa l’occasione per lanciare il messaggio più civile possibile nei confronti di una società che ha fatto sognare Salerno promettendo chiarezza e dialogo e che oggi ha deciso di non parlare. Certo, con la stampa nazionale a volte sì…
Fonte tuttoSalernitana