Non vogliamo essere nè blasfemi, nè polemici in un giorno che, per tanti, è di dolore è riflessione. Ma nemmeno vogliamo partecipare alla sagra dell’ipocrisia che sta andando in onda da diverse ore in un’Italia che non perde occasione dimostrare incoerenza e capacità di prendere decisioni che abbiano una logica e che rispettino il popolo. Come riporta TuttoSalernitana, In uno Stato laico rinviare le partite di calcio per la morte – seppur tragica – del Papa con decine di migliaia di persone in viaggio e che hanno pagato alberghi, aerei e treni è del tutto fuori luogo. Ci sono persone che hanno organizzato le festività in funzione della propria squadra del cuore, pagando hotel, b&b, mezzi di trasporto e biglietto per lo stadio e che rischiano di rimetterci 3-400 euro a testa senza garanzia alcuna di rimborso. Non vogliamo scadere nella banalità e nella retorica, ma la riflessione è inevitabile: muoiono bambini, vengono uccise donne con 75 coltellate e fermiamo un Paese (in realtà si è fermato solo il calcio, per il resto nei locali si balla e si mangia come nulla fosse) per un evento sicuramente doloroso, ma che si aggiunge ai tanti drammi della quotidianità? Si chieda il rimborso alla Lega per ogni centesimo speso per seguire le proprie squadre, si domandi alla Lega perchè a Foggia abbiano dovuto giocare dopo una settimana drammatica per la morte di giovanissimi tifosi. Il Papa per primo si indignerebbe per la divisione tra defunti di serie A e defunti di serie B. E ci sono mille tifosi della Salernitana che stanno rientrando a casa o che hanno dovuto spendere ulteriori soldi per trovare un mezzo che consentisse di rientrare in città.
◄ Tutte le news
La giornata del paradosso e dell’ipocrisia: zero rispetto per i tifosi..in uno stato laico!
21/04/2025