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La Brera detta le condizioni: pagamento a rate e cessione dei calciatori migliori. Caos in casa granata
12/06/2024
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Scossa dalla morte improvvisa del magazziniere Gerardo Salvucci, la Salernitana sta provando a risolvere una serie di problematiche che ritardano la programmazione futura. Lo scorso fine settimana doveva essere quello decisivo, invece il presidente Danilo Iervolino prende ancora tempo rimandando tutto alle prossime ore. Una scelta che potrebbe raffreddare ulteriormente le trattative in corso, visto che in tanti non sono disposti ad aspettare all’infinito. Basti vedere quanto accaduto con Gianluca Petrachi, uno che aveva incontrato i dirigenti granata a Salerno e a pochi passi dallo stadio salvo poi decidere di non firmare a causa di un clima di incertezza generale che non consentiva di avere le garanzie necessarie per affrontare la stagione. Potrebbe accadere la stessa cosa con Rocco Maiorino, sondato già da una ventina di giorni, desideroso di ripartire da una piazza di prestigio come quella salernitana, virtualmente granata sabato sera, ma ora in attesa della chiamata definitiva per mettere nero su bianco. L’accelerata, però, non c’è stata e non sono da escludere ulteriori ribaltoni e colpi di scena. Depennati i nomi di Angelozzi e Sogliano (che hanno rifiutato) e assodato che Capozucca è stata semplice ipotesi giornalistica, ora la società è chiamata a sciogliere definitivamente le riserve. Torna in auge il nome di Ciro Polito, professionista che piace a tutti in società e che aspetta soltanto un cenno per partire in direzione Salerno. Di certo le difficoltà non lo spaventano, lui che ha saputo salvare un Ascoli apparentemente spacciato e che ha aperto un ciclo vincente in un contesto ricco di pressioni come Bari. Sono stati proposti da vari intermediari sia Valentini, sia Rinaudo, ma fino a quando non si capirà quale sarà il destino del club sarà difficile andare oltre le chiacchierate informali.

A proposito di questione societaria, anche a diversi partner commerciali è stato detto che il patron è sempre più convinto di cedere definitivamente e archiviare questo capitolo. Tutto dopo aver fatto una serie di promesse che non si sono materializzate. Ma cosa accade se nessuno dovesse formulare la famosa proposta vincolante? Ad ora gli unici con cui si sta dialogando con continuità sono gli imprenditori appartenenti al fondo americano Brera Holdings. Interlocuzioni costanti, progetto condiviso, ma nessuna PEC con una proposta economica che soddisfi le richieste del patron. Anzi, pare che la Brera ponga due condizioni prima di tentare l’affondo: pagare a rate i 25 milioni (con bonus in caso di promozione in A) e trovare un bilancio in attivo. Tradotto: tutti sono d’accordo che la Salernitana debba pensare anzitutto a cedere, a sfoltire la rosa, a monetizzare e a trarre il massimo profitto da quei calciatori che hanno ancora un po’ di mercato nonostante la retrocessione a suon di record negativi. E’ evidente, dunque, si rischi un ulteriore ridimensionamento, con il diktat che si chiama “sostenibilità” e una programmazione che, come detto, sta partendo in ritardo. Se Iervolino rifiutasse questa proposta, potrebbe andare avanti formando una rosa di giovani di prospettiva, senza spese folli e con la possibilità di mettere in preventivo il classico anno d’assestamento. La piazza certo non farebbe i salti di gioia e sui social sono tantissimi a criticare il patron ricordandogli i proclami in ottica europea, grandi investimenti, centro sportivo e zona sinistra in serie A. Ma la curva, ad ora, ha deciso di assumere una posizione d’attesa.

Quanto all’allenatore, tutto in alto mare. E non potrebbe essere altrimenti. Per Toscano vale lo stesso discorso fatto per Maiorino: sabato sembrava tutto pronto per l’annuncio e resta il favorito per la successione di Colantuono (promosso a direttore tecnico e uomo immagine del club), ma le ore passano e il mister ha ricevuto le proposte di Bari, Catania e Padova. La sensazione è che, se entro stasera Iervolino non desse segnali, l’ex Ternana prenderà in considerazione le altre richieste. Stuzzica il profilo di Aquilani (che a Pisa sarà sostituito quasi certamente da Inzaghi), Longo era il primo nome sul taccuino di Petrachi, occhio al nome a sorpresa. Anche da categorie inferiori. “Sono ore di grande impegno perchè stiamo riorganizzando il club” ha detto ieri Milan a TuttoSalernitana, mentre Iervolino non parla alla stampa locale addirittura da metà dicembre e, in caso di permanenza, potrebbe decidere di restare comunque dietro le quinte senza rilasciare dichiarazioni nè avere rapporti diretti con una tifoseria che, da tempo, invoca un confronto.

Fonte tuttomercatoweb

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di Popolo Sportivo

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