Che il calcio possa essere un veicolo sociale importantissimo che va ben oltre i 90 minuti della domenica è cosa nota, del resto è superato da tempo quel vecchio e superficiale adagio dei “ventidue uomini in mutande che corrono dietro ad un pallone”. La passione per lo sport, se vissuta nel modo giusto, è esaltazione di valori quali senso d’appartenenza, identità, solidarietà, cultura, aggregazione che dovrebbero essere alla base della nostra quotidianità.
Siamo dunque particolarmente orgogliosi che sia partita da un grande professionista salernitano, il dottor Luca Iovine, l’idea di associare alla gara di sabato sera tra Sud Tirol e Salernitana un qualcosa di unico nel suo genere. Una giornata destinata a regalare forti emozioni a prescindere dal risultato e il modo migliore per godersi la trasferta a 360° imparando a conoscere realtà di un certo spessore che possono fungere da esempio per la valorizzazione del nostro territorio e per migliorare la qualità della nostra vita.
E’ proprio Luca, intercettato dalle redazioni di Popolo Sportivo e di TuttoSalernitana, a spiegarci in cosa consista questa lodevole iniziativa:
“L’idea è quella di permettere ai tanti tifosi che arriveranno da Salerno e provincia di conoscere una realtà come Bolzano che, non a caso, da anni primeggia in Italia per organizzazione e qualità della vita. E’ un Comune che rappresenta un modello virtuoso di gestione e valorizzazione delle risorse, con un turismo sostenibile e la capacità di esaltare le bellezze naturali e tutto ciò che riguarda storia e tradizione locale.
Tutti coloro che hanno aderito, grazie alla collaborazione tra Gruppo Iovine e Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano, potranno avvalersi di una visita guidata gratuita della città, una cartellina con materiale informativo e alcuni souvenir. La partita di calcio e la passione per lo sport diventano uno strumento per godersi un lungo weekend in Alto Adige tra escursioni, panorami mozzafiato ed esperienze gastronomiche”.
Immaginiamo che anche la popolazione locale sarà orgogliosa di poter accogliere centinaia di persone nella propria città….
“Anzitutto posso dire che la risposta dei tifosi della Salernitana è stata impressionante. La società del SudTirol, con la quale collaboro con orgoglio da un po’ di tempo, era certa che il pubblico di fede granata avrebbe aderito in massa e ha riservato un’area dello stadio a tutti coloro che hanno sposato questa iniziativa. Posso dire con orgoglio che, ad oggi, ho raccolto una trentina di adesioni e che c’è ancora tempo per prenotarsi.
Credo che possa essere un’occasione di confronto e di crescita reciproca tra gli abitanti del posto e i salernitani che raggiungeranno l’Alto Adige nel fine settimana per assistere alla partita di calcio. Come ho detto prima, avrete l’occasione di tastare con mano la grande organizzazione, la cura maniacale del dettaglio, la capacità di valorizzare in pieno le bellezze di un territorio che merita una vetrina del genere e che sta crescendo molto anche dal punto di vista sportivo.
Credo che tutti torneranno a casa felici per il programma che proporremo, Bolzano è quell’esempio da seguire per creare un sistema economico e turistico sostenibile fondato sulla tradizione e sulla cultura”.
E’ possibile immaginare nasca un rapporto di amicizia tra le due tifoserie?
“E’ quello che mi auguro. Ovviamente stiamo parlando di due realtà con una storia diversa. La passione del popolo granata è nota in Italia, pensare che siano stati polverizzati 700 tagliandi in poche ore è un qualcosa di straordinario. Ho parlato con un collega del giornale Alto Adige, il quotidiano più autorevole, e ha manifestato un mix tra ammirazione e stupore.
La tifoseria di casa, invece, si sta strutturando nell’ultimo anno. Di recente sono nati i primi due club organizzati e hanno fatto l’esordio sugli spalti megafoni, bandiere e tamburi. Lo stadio è piccolo, il Druso ha una capienza di 5000 posti, durante le partite è frequente che gli ospiti siano più rumorosi dei locali. Però mi aspetto il sold out anche da parte della torcida biancorossa, l’arrivo di una blasonata retrocessa dalla A è un incentivo in più”.
Si può ripetere l’iniziativa quando si giocherà la partita di ritorno?
“Ho già tastato il terreno e devo dire che ho riscontrato grande entusiasmo da parte della società del SudTirol, un gruppo di persone molto serie che sta facendo grandi cose nel calcio. La gente di Bolzano è abituata a muoversi in giro per l’Italia con frequenza durante l’anno, una tappa al Sud e, in particolare, nella nostra Salerno sarebbe assolutamente gradita.
Tra l’altro il match si disputerà in periodo primaverile e può essere davvero una bella opportunità per far visitare loro Salerno e la sua provincia e far capire che anche noi abbiamo ricchezze dal valore inestimabile. Dovremmo solo imparare a rendercene conto e a valorizzarle al massimo. Spero con tutto il cuore che queste due gare possano inaugurare un nuovo modo di vivere il calcio, veicolo di valori positivi, cultura green e turismo. Senza barriera, senza distinzioni tra Nord e Sud, con una passione autentica che si trasforma in occasione di confronto”.
Proviamo a immaginare la partita e a fare un pronostico…
“Salomonicamente direi 1-1 o 2-2. Un pareggio andrebbe bene ad entrambe. La Salernitana darebbe continuità alla bella vittoria in rimonta ottenuta col Cittadella, il SudTirol salirebbe a quota 4 e sarebbe una partenza di spessore. Non bisogna sottovalutare l’organico biancorosso: c”è una base solida alla quale sono stati aggiunti elementi d’esperienza e giovani che avranno voglia di mettersi in vetrina contro una blasonata come la Salernitana.
Ormai credo sia riduttivo parlare di matricola o rivelazione, è il terzo anno di fila che il SudTirol milita nel campionato di serie B spendendo il giusto e avvicinando alla squadra un numero importante di sostenitori. Due stagioni fa la finale playoff è sfumata di un soffio, nel campionato scorso l’aggancio al treno promozione è fallito per un punto. Match aperto ad ogni tipo di risultato, ma con la nostra iniziativa vedrete che tutti si sentiranno vincitori”.