Un singolare episodio si è verificato ieri pomeriggio al termine dell’allenamento della Salernitana. Sfortunato protagonista un giovane tifoso della provincia che era presente all’esterno dell’impianto sportivo e che sperava di intrattenersi con i propri beniamini per sostenerli e incoraggiarli a pochi giorni da una partita fondamentale come quella con la Carrarese. Tuttavia c’è stato un confronto dai toni accesi con un tesserato della Salernitana, nello specifico con il responsabile dell’area comunicazione. Il motivo? Lo spiega Alessio, il diretto interessato, alla redazione di Popolo Sportivo: “Sono un grande tifoso della Salernitana e cerco di vivere la passione sportiva ogni giorno e non solo nei 90 minuti della domenica. Mi sono recato all’esterno dello stadio sperando di salutare la squadra, purtroppo però la maggior parte dei calciatori sono andati via con il pullman e non c’è stata la possibilità di scambiare due chiacchiere o di chiedere un autografo. Così ho pensato di fare foto e video, in totale buona fede e con il solo obiettivo di immortalare ogni momento di una giornata comunque speciale per chi si emoziona a prescindere quando vede la maglia granata. Improvvisamente un tesserato granata, l’addetto stampa Avagliano, mi si è avvicinato chiedendomi di cancellare tutto e di poter visionare il mio telefono e la messaggistica whatsapp. Mi sono sentito attaccato senza aver fatto nulla, ho una privacy da tutelare e certo non lascio controllare il cellulare a persone che non hanno titolo. Erano presenti anche alcuni esponenti delle forze dell’ordine che hanno assistito alla scena, nonché altri tifosi che hanno voluto capire come mai ci fosse stata una presa di posizione così dura”.
Nel recente passato, Alessio si è visto chiudere la propria pagina facebook TuttosullaSalernitana – con annessa diffida – a quanto pare per aver violato alcune regole sui diritti e sul copyright. Nel merito pare sia previsto nei prossimi giorni un incontro con l’amministratore delegato Maurizio Milan che, pur volendo approfondire i dettagli legali della questione, ha mostrato come sempre la volontà di arrivare ad una soluzione attraverso il dialogo. “Io agisco sempre in buona fede e certo non seguo la Salernitana per motivi di lucro” chiosa Alessio “ieri anche altre persone hanno fatto video e foto, ma il tesserato granata si è mostrato infastidito soltanto nei miei confronti. A chi pensava volessi mandare le immagini? A quale titolo voleva visionare il mio telefono, con contenuti personali che certo non riguardano nè lui, nè nessun altro? E, se pure avessi inviato una fotografia fatta in un luogo pubblico a una testata giornalistica quale reato avrei commesso? Sono state ore spiacevoli e che emotivamente hanno coinvolto la mia famiglia. Aver ricevuto la solidarietà dei presenti mi ha fatto piacere, c’è chi è rimasto senza parole perchè la Salernitana sta vivendo un momento critico ma c’è chi pensa a segnalare le pagine facebook gestite da chi, nel proprio piccolo, prova soltanto a trasmettere entusiasmo e ad aiutare la squadra del cuore. Sarebbe bastata una telefonata e, con totale spirito collaborativo, mi sarei messo a disposizione per correggere eventuali errori. Ma pensare che ieri qualcuno si sia rivolto in quel modo ad un ragazzo che ha dedicato il proprio tempo alla Bersagliera mi rammarica molto. La società predica unità, tutti dicono che i tifosi sono fondamentali per raggiungere la salvezza…e poi? Per dimostrare la mia volontà di non dare risalto alla vicenda ho chiesto ad alcuni dei presenti di non pubblicare nessun video dell’accaduto, a me interessa essere in buona fede. Spero di incontrare quanto prima Milan e dirigenti di una certa importanza della società per esprimere il mio punto di vista”.
Era legittima, invece, la richiesta di coprire le targhe delle auto in caso di pubblicazione sui social del video. La redazione di Popolo Sportivo ha raccolto questa testimonianza e ha parallelamente verificato la notizia, naturalmente siamo a totale disposizione della Salernitana se qualcuno vorrà fornire la propria versione dei fatti o smentire queste dichiarazioni. Sia chiaro: è sacrosanto che i tesserati granata monitorino tutto ed è tempo che il web non sia più territorio anarchico che consente al nick fasullo o al frustrato di turno di destabilizzare, infrangere le regole, diffamare o scimmiottare il mestiere di giornalista. Chi sbaglia è giusto che paghi. Ma l’auspicio – discorso generale – è che ora ci sia un clima quanto più sereno possibile tra tutte le componenti: è tempo che Daspo giornalistici e cose di questo genere vengano abolite definitivamente, nel rispetto delle regole è opportuno dare a tutti la possibilità di svolgere il proprio lavoro o di vivere la passione da tifosi senza temere continuamente diffide, denunce o chiamate di rimprovero. Con una squadra in zona retrocessione da due anni, con delle lacune in organico, uno stadio mezzo vuoto e a poche ore da un match determinante il problema può essere un ragazzo che fa il video al pullman della squadra che lascia Fisciano?