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Iervolino vuole cedere, ma cosa accade se non ci sono offerte serie? Ecco lo scenario
27/06/2024
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Che Danilo Iervolino voglia cedere la Salernitana è ormai fuori discussione. Non a caso proseguono da mesi le interlocuzioni con un fondo americano a quanto pare intenzionato ad investire nel calcio, ma che ad oggi non ha ancora messo mano alla tasca concretamente per trasformare le tante chiacchierate anche notturni in quell’offerta vincolante che consentirebbe la firma di un accordo preliminare propedeutico al passaggio di quote. E’ giusto rimarcare, però, che il patron (pur emotivamente assai distaccato rispetto a un biennio magico) non ha nessuna intenzione di abdicare a favore di persone che non forniscano le giuste garanzie economiche. Per sè stesso, per la Salernitana e per la tifoseria. Non a caso, da gennaio a marzo, sono stati accompagnati alla porta una serie di personaggi che hanno incontrato gli avvocati del presidente chiedendo informazioni per conto di terzi senza far capire quali fossero le reali intenzioni. Gente evidentemente a caccia di notizie o di pubblicità a danno della Salernitana. Con Brera Holdings, evidentemente, si è intravista la possibilità di raggiungere lo scopo principale: cedere pur mantenendo una piccola quota all’interno del fondo senza avere le luci dei riflettori puntate addosso. Perchè Iervolino, al di là dell’aspetto economico, è rimasto scottato soprattutto per le copiose critiche ricevute, per alcuni attacchi intollerabili sui social e per essere passato dalle stelle alle stalle nel giro di pochi mesi. Senza dimenticare che il patron aveva intenzione di coinvolgere i colleghi della A nelle sue idee rivoluzionarie senza riscontrare poi la collaborazione auspicata. Aggiungiamoci la lotta agli arbitri, la querelle agenti, la problematica delle infrastrutture e le prese di posizione del Governatore De Luca e tutto diventa più chiaro, pur senza giustificare il ridimensionamento del progetto sbandierato in conferenza stampa nel gennaio del 2022 o la mesta retrocessione di quest’anno.

Ad ogni modo l’idea di una permanenza di Iervolino non è del tutto da scartare. E in quel caso con quale entusiasmo resterebbe chi vuol cedere? E’ probabile che Salerno vedrà un presidente diverso, nel modus operandi, rispetto al passato. Meno apparizioni pubbliche, meno interviste, una gestione a distanza della società e “meno confidenza” alla piazza. “Un progetto sostenibile con un presidente distante, senza cuori sotto la curva nè alcun tipo di polemica. Un rapporto normale e professionisti fidati ai quali delegare la gestione del quotidiano” dicono persone vicinissime a Iervolino. Da non scartare, infine, l’ipotesi di un presidente che, con un campionato positivo in B e un rasserenamento dell’ambiente, possa progressivamente ritrovare gli stimoli giusti quantomeno per riportare in A la Salernitana ed eventualmente cederla con un guadagno maggiore. E, pur detto da chi ha mosso critiche in passato, riteniamo che ad oggi sia la soluzione più auspicabile.

Fonte TuttoSalernitana

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di Popolo Sportivo

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