Un corteo pacifico, organizzato dagli ultras e appoggiato da tutta la tifoseria organizzata di Salerno e provincia. Oltre 400 persone che hanno cantato a squarciagola inscenando una manifestazione assolutamente civile e coinvolgente come testimoniato dalla presenza di tanti bambini e famiglie. Argomento di discussione la metamorfosi di una società che si era presentata nel migliore dei modi ma che ha notevolmente ridimensionato le proprie ambizioni dando l’impressione di abdicare alle prime difficoltà perdendo entusiasmo senza un apparentemente motivo. “Non contestiamo Iervolino come presidente, ma come uomo. A dicembre abbiamo atteso un confronto sotto la pioggia per un’ora e mezza e non ha voluto ascoltarci. Ci stanno mancando di rispetto pur non avendo ricevuto un solo coro o un solo striscione di contestazione, contrariamente a tutti i suoi predecessori. La conferenza stampa farsa di ieri è l’ennesima caduta di stile, dopo un anno è arrivato il momento di dire basta. La Salernitana siamo noi” in estrema sintesi il discorso del capo ultras Marco Mancini. “Hai illuso una città”, “Piccolo uomo” e “Iervolino rispetta la citta’ ” tre dei cori più gettonati, intervallati da slogan e canzoni incentrate sul senso d’appartenenza e l’orgoglio di essere salernitani. Perché “che importa se è arrivata la retrocessione, che vuoi che sia… in ogni categoria… Salernitana, io non vivo senza te”. Alle ore 20 il corteo si è sciolto, con un applauso collettivo e una bella frase finale: “Noi siamo ultras, ma stasera abbiamo dimostrato che siamo un corpo unico follemente innamorato della Salernitana. Grazie a tutti, ora e sempre forza granata”
Fonte tuttoSalernitana