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Iervolino frena altre trattative in entrata. A che serve partire in ritiro con questo gruppo?
09/07/2024
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Danilo Iervolino è stato chiaro: dopo il mancato accordo con la Brera Holdings e le imminenti dimissioni dalla carica di presidente, la sua Salernitana andrà avanti senza fare spese folli e con un mercato basato sul concetto dell’autofinanziamento e della sostenibilità economica. Mentre i tifosi sognavano da subito una corazzata in grado di competere per l’immediato salto di categoria dopo la retrocessione a suon di record negativi materializzatasi pochi mesi fa, il patron a Roma disegnava un progetto che va in direzione opposta a quanto prospettato al momento del suo insediamento, quando addirittura si parlava di un Bersagliera destinata alla zona sinistra della classifica in A e con l’ambizione di regalarsi la qualificazione alle competizioni europee. Nel tempo, però, Iervolino ha perso entusiasmo e denaro e ha deciso di ridimensionare tutto e chiudere parzialmente i cordoni della borsa. Alla base del malcontento anche l’atteggiamento critico dell’ambiente, sfociato nell’esposizione di striscioni che il patron proprio non ha digerito. “Solo un cieco non si rende conto dei motivi che hanno causato il mio calo d’entusiasmo. Anzitutto c’è parte della stampa locale che mi disgusta, vengono pubblicati articoli faziosi che non rispettano la deontologia professionale e che destabilizzano la piazza. Facile puntare il dito dopo una retrocessione, perchè non scrivete anche che sono il presidente più vincente della storia e l’unico che ha mantenuto la Salernitana in A per tre anni di fila? Parlerò soltanto con i media nazionali, aggiungo anche che le offese e le minacce non sono più tollerabili e che sono pronto a fare un passo indietro qualora arrivasse qualcuno più bravo di me. Ho agito sempre ed esclusivamente per il bene della Salernitana spendendo 98 milioni di euro, non condivido l’atteggiamento critico nei miei confronti” ha detto in conferenza stampa mercoledì scorso, mentre gli ultras organizzavano un corteo in città utile a chiedere chiarezza e investimenti.

In attesa che ci possano essere acquirenti concretamente interessati e con la Brera Holdings che ha deciso di non rilanciare, Iervolino ha affidato il progetto sportivo nelle mani di Petrachi. L’obiettivo è quello di vivere la classica stagione d’assestamento, utile a far quadrare i conti e a liberarsi di tutti gli ingaggi pesanti che gravano sul bilancio e rischiano di causare perdite milionarie. In tanti sono già andati via. Per fine prestito hanno salutato la compagnia i vari Martegani, Weismann, Gomis, Vignato, Basic, Pierozzi, Pellegrino e Zanoli. Scaduto il contratto di Fazio, Manolas e Boateng, per Gyomber c’è stata la risoluzione contrattuale mentre Stewart è stato ceduto al Radniki Nis. Non esercitato il contro-riscatto per Iannoni (che resta al Perugia), pagata la penale da 5000 euro che ha consentito di annullare l’accordo con il greco Pasalidis. Tchaouna è passato alla Lazio a titolo definitivo per 8 milioni di euro, si proverà in tutti i modi a chiudere definitivamente la telenovela Dia che ha spazientito proprietà e tifoseria. Entro 48 ore sarà addio pure con Antonio Candreva. “E’ un grande giocatore, ma si porta dietro un portafoglio importante. Ritengo che la retrocessione sia stata un trauma per il ragazzo, è giusto che prosegua altrove il suo percorso professionale. Noi lo accompagneremo alla porta, ho chiesto al presidente un extra budget dedicato esclusivamente agli incentivi all’esodo” ha confermato Petrachi che, tra oggi e domani, potrebbe incontrare gli agenti per porre fine all’avventura in granata del fantasista. Il vero problema è rappresentato dal tempo, è fin troppo evidente che la vicenda societaria abbia pesantemente condizionato le operazioni al punto da partire per il ritiro di Rivisondoli con un gruppo destinato ad essere rivoluzionato e con tantissimi elementi con la valigia in mano e che attendono soltanto una chiamata per conoscere la nuova destinazione.

Anche su questo punto c’è stata chiarezza da parte del nuovo ds: “Ho parlato al telefono con i giocatori, non ho riscontrato la voglia di restare a Salerno. Mi hanno chiesto di andare via e cercherò di accontentarli, anzi sono io che voglio bonificare lo spogliatoio. Dipendesse da me, non riconfermerei nessuno. Guarderò tutti negli occhi, sperando che ci siano atleti che trasformino l’amarezza in voglia di riscatto e che mi chiedano di restare per riportare la Salernitana dove merita e nel più breve tempo possibile. Non tollero atteggiamenti sbagliati, qualcuno mi ha risposto al telefono dopo tre giorni. Il presidente ha ragione quando dice che, sulla carta, abbiamo già una rosa competitiva. Chi avrebbe un attacco come il nostro se restassero Dia e Bonazzoli? Il problema è che ci sono equilibri finanziari da rispettare e volontà generali che vanno contro le aspettative di Iervolino. Io in ritiro porto tutti e pretendo rispetto per la tifoseria e per l’allenatore”. Per Martusciello una bella gatta da pelare, a Rivisondoli bisognerà lavorare in un contesto sportivamente parlando surreale. Perchè restano in uscita praticamente tutti. Per Kastanos al Verona è solo questione di ore: il fantasista ha dimostrato di meritare la massima serie e ha accettato da tempo l’offerta gialloblu. Maggiore è preziosa pedina di scambio e viaggia in direzione Genova, sponda rossoblu, occhio a Pirola che potrebbe essere il post Buongiorno a Torino. L’approdo dell’ex Davide Nicola a Cagliari potrebbe favorire qualche operazione in uscita: non è un mistero che il tecnico sia un estimatore di Lassana Coulibaly, si era parlato anche del possibile ritorno in Sardegna di Matteo Lovato. Sondaggio Venezia per Bonazzoli (vincolato alla Salernitana da altri tre anni di contratto a cifre che sfiorano i 3 milioni di euro lordi), Bradaric è sul taccuino dei dirigenti dell’Udinese, per Daniliuc si prospetta un ritorno al Salisburgo. Si spera in offerte concrete per Sepe (cui permanenza, al pari di quella di Fiorillo, non è totalmente da escludere), Sambia, Bronn, Mamadou Coulibaly, Ikwuemesi, Simy (occhio alla Cremomese del suo mentore Stroppa), Valencia e Mikael. Potrebbero restare i giovani Motoc, Sfait e Jimenez, oltre al centrocampista Legowski.

In entrata non ci sono novità sostanziali, Petrachi ha ammesso che “non dovete aspettarvi i fuochi d’artificio. Il concetto di sostenibilità deve essere ben presente nella mente dei tifosi e della stampa. Dovrò essere bravo a compensare l’assenza di risorse importanti con idee e intuizioni. A Pisa mi chiamavano mister parametro zero, anche a Torino il diktat iniziale era quello di cedere e far quadrare i conti. Il budget lo decide il presidente, le entrate dipendono dalle uscite. Proprio per questo, ad oggi, non posso permettermi di chiudere le trattative con gente come Coda, Tutino e Vandeputte che era stata effettivamente oggetto d’attenzione. La mia credibilità e l’appeal della piazza mi aiuteranno a superare le difficoltà”. Ad oggi tutto è piuttosto fermo e anche il rapporto con la Lazio si è leggermente raffreddato. Il sodalizio biancoceleste ha intenzione di portare in ritiro Andrè Anderson per consentire a Baroni di valutarlo: la Salernitana resta alla finestra e potrebbe tornare alla carica a fine mese. Si era parlato anche del giovane portiere Magro e dell’attaccante del Francavilla Artistico: operazioni in stand by. Alla Salernitana sono stati accostati una marea di giocatori: da Veseli a Tripaldelli, passando per Di Tacchio, Thiam, Paleari, Puscas e Riccio. Non c’è assolutamente nulla. Per Tutino nessun riavvicinamento: non sono al momento in corso trattative con l’agente Mario Giuffredi. Coda è destinato alla Sampdoria, Vandeputte ha già firmato per la Cremonese, Aramu piace a Martusciello ma dovrebbe trasferirsi al Mantova. “Se promettessi dieci colpi in una settimana sarei un bugiardo e vi prenderei in giro” la chiosa di Petrachi “se non vendo non posso comprare, ripeterò questo concetto con frequenza perchè il modus operandi dovrà essere chiaro a tutti. Non nego che sono un ambizioso e che ho inserito nel contratto del mister un premio playoff e un premio promozione. In 2-3 anni vorremmo essere competitivi per il massimo obiettivo. Aggiungo, però, che ho chiesto alla società di mettere in preventivo un sacrificio economico per un calciatore importante. Ufficializzare un acquisto di spessore può fungere da traino anche per tutte le altre trattative. Se poi nel frattempo sarò bravo a far tornare l’entusiasmo a Iervolino ben venga. In quel caso potremmo contare su un presidente con risorse economiche importantissime”.

Fonte TMW

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