Abbiamo detto più volte che, se riascoltassimo la conferenza stampa di presentazione del gennaio 2022, ci sembrerebbe di ascoltare una persona diversa. O, comunque, potremmo pensare siano passati decenni. Invece, poco più di due anni fa, Danilo Iervolino incantava e conquistava la piazza perchè, al di là dei progetti sportivi, seppe arrivare dritto al cuore della gente con discorsi fatti di rispetto, affetto, stima e passionalità.
Dopo un decennio vincente ma “freddo”, durante il quale il popolo di fede granata si sentì offeso da frequenti dichiarazioni di Lotito, finalmente un presidente che mettesse il rapporto con l’ambiente e con l’intera piazza al centro di un progetto che era partito alla grande anche grazie all’apporto del dodicesimo uomo e di chi lo aveva identificato come quell’imprenditore capace di regalare alla Salerno sportiva quelle gioie attese per troppo tempo.Ora le cose stanno andando diversamente. Il no al confronto con il Centro di Coordinamento (che non l’ha presa benissimo, alcuni gruppi sarebbero per la linea di una presa di posizione civile ma decisa), un rapporto non più idilliaco come prima con parte della curva Sud, le dichiarazioni rilasciate soltanto a livello nazionale e a giornalisti sicuramente validissimi, ma che non vivono la quotidianità della Salernitana.
Che cosa spinge Iervolino, che ha già legato la sua permanenza all’aiuto della tifoseria, a passare dal “non si può parlare poco e male a tifosi e giornalisti” a un silenzio assordante e a tutti questi dubbi sul suo futuro al timone del club? Retrocedere a suon di record negativi, con 15 punti, due vittorie, zero successi nel 2024, 130 gol incassati in meno di due anni, quattro allenatori diversi in panchina e il peggior attacco non basta per uscire allo scoperto e parlare di futuro? E se è vero che non è frequente, soprattutto a certi livelli, che un presidente incontri la piazza, è altrettanto vero che il pubblico salernitano si aspetta questo tipo di comportamento proprio perchè memore di quelle dichiarazioni che scaldarono il cuore. C’è tempo e modo per ricucire i rapporti, isolando le mele marce dei social anche con azioni legali e provando ad accantonare le incomprensioni di un’annata sportivamente parlando tremenda. Sarà possibile, però, solo se si riprenderà a dialogare con quelle componenti che, in ottica risalita, possono fare la differenza.