Nel corso della giornata di oggi, il presidente Danilo Iervolino ha avuto un confronto con i legali di fiducia – in particolare con l’avvocato Francesco Fimmanò – e ha fatto il punto della situazione rispetto alla situazione della Salernitana e agli scenari di mercato. E’ evidente che la sconfitta col Genoa abbia pesato sul piano psicologico: nessuno si sarebbe aspettato un passo falso dopo le ottime prove contro le big. La società, delusa ma non rassegnata, ha comunque ribadito che la strategia non cambia: c’è un indice di liquidità da rispettare e, dunque, bisogna anzitutto cedere. Sotto questo aspetto, stando a quanto filtra, ci si aspettava qualcosa in più dal nuovo direttore generale che, in effetti, sta trovando più difficoltà del previsto nel collocare altrove calciatori che guadagnano tanto e che non rendono granché. In queste ore c’è stato un confronto con Dia che, ad ora, ha ribadito la volontà di andare via. In questo caso andranno prese in considerazione offerte ben inferiori a quanto la Salernitana sperava di incassare: sussiste il rischio di un altro braccio di ferro. Il -24 a bilancio, tuttavia, rende tutti i tesserati potenzialmente cedibili e solo qualche uscita potrà essere accompagnata da entrate di spessore.
E cosa succede se nessuno va via da Salerno? Iervolino è pronto ad effettuare un aumento di capitale utile a ripianare le perdite, ma questo non vuol dire sbizzarrirsi successivamente sul mercato. Anzi, ne conseguirebbe una gestione ancor più oculata per assorbire la malaugurata retrocessione nel modo più indolore possibile. Tradotto: c’è la comprensibile paura che appesantire il monte ingaggi con contratti onerosi e di lunga durata possa causare sofferenze economiche in caso di salto all’indietro. E come si fa a conciliare la necessità di rinforzarsi con l’obbligo di portare avanti una politica di autosostenibilità? Il nocciolo della questione è questo. Iervolino innegabilmente ha speso tanto nel recente passato, forse il calcio si è rivelato molto più dispendioso di quanto era lecito attendersi e certo non bastano gli incassi al botteghino o gli introiti di DAZN per ripianare le perdite. Per ora qualche trattativa dai costi eccessivi è stata messa in stand by, domani è stato fissato un confronto a Roma anche con Sabatini per fare il punto della situazione. Chissà che il carisma del direttore e il mettere da parte la comprensibile amarezza per il ko di ieri non possano spingere il patron a rilanciare. Di certo c’è che Iervolino era stato chiaro un mese fa e che immaginare il mercato in modalità Instant Tea 2022 era utopia. Così come era fuori strada chi parlava di arrivo imminente di Boateng: 500mila euro per un calciatore fermo da giugno, è doveroso ragionarci su.