Giornata pienissima in casa Salernitana. Nulla che giustifichi l’assenza al funerale di Gerardo Salvucci, sia chiaro. Tuttavia a breve ci potrebbero essere finalmente quelle comunicazioni ufficiali che la piazza attende da tanto, troppo tempo. Preso atto della volontà della proprietà di passare la mano e accantonati tutti quei sogni nel cassetto alimentati da promesse non mantenute nè richieste, ora si attende la fine di questa telenovela di fine primavera che sta tardando la programmazione sportiva invalidando, di fatto, il vantaggio accumulato dalla retrocessione anticipata. Trova conferma tutto quello che vi abbiamo raccontato oggi. L’intenzione è quella di cedere alla Brera Holdings accettando un pagamento dilazionato in 4 anni. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 22 milioni di euro. Maurizio Milan sarà l’emblema della continuità e potrebbe essere il presidente; è lui ad interfacciarsi continuamente con i dirigenti della Brera per prospettare gli scenari sul piano tecnico. E’ con loro, ad esempio, che è stato concordato un nuovo incontro con Petrachi ed è sempre con loro che si è parlato di Sottil come possibile allenatore.
Tutte le parti in causa convergono su un punto: sarà necessario anzitutto cedere per fare cassa. Il fondo, che ha speso quasi un milione di euro per la due diligence, non prevede di fare grossi investimenti per la prima squadra e ha prospettato un un programma basato sul rafforzamento del settore giovanile e sulla creazione di scuole calcio affiliate alla Salernitana e ben distribuite anche al di fuori dei confini nazionali. In giornata sarebbero arrivate ulteriori garanzie economiche, tuttavia c’è la lecita paura di un ridimensionamento economico. Un conto è un fondo con tanti investitori, un conto trattare direttamente con un imprenditore facoltoso che decide di spendere per monetizzare attraverso i risultati sportivi e, dunque, il salto di categoria. Domani ci potrebbero essere comunicazioni ufficiali da parte del club, Iervolino potrebbe decidere di utilizzare parte del ricavato della cessione per investire una piccola quota all’interno del fondo. In questo modo raggiungerebbe l’obiettivo di non uscire del tutto dal mondo del calcio agendo, però, dietro le quinte e lontano dalle luci dei riflettori. Persone a lui molto vicine assicurano che gli attacchi social e l’insoddisfazione della piazza lo abbiano segnato molto, pur con un contesto ambientale per nulla paragonabile a quanto hanno vissuto i suoi predecessori.