Al di là del livello generale non certo altissimo, la classe arbitrale sta suscitando polemiche di ogni tipo soprattutto per la scarsa capacità di garantire una linea di giudizio equa. Il classico due pesi e due misure che sta scocciando i tifosi allontanandoli dagli spalti. Perchè quello che è successo oggi, aggiunto ai tanti torti delle settimane precedenti, lascia in eredità un senso di rabbia e di impotenza difficile da spiegare. Se a Torino il signor Chiffi non ha ritenuto opportuno indicare il dischetto per il tocco di mano di Bellanova in piena area, a Bergamo una situazione quasi identica è stata valutata diversamente. Anche in quel caso il difendente prova a mettere il braccio dietro la schiena senza, tuttavia, evitare l’impatto col pallone. Guida non ha avuto dubbi, dal VAR c’è stata la conferma: rigore e 2-0 per i padroni di casa.
All’Olimpico hanno agito diversamente, Chiffi era talmente sicuro di sè da non avvertire nemmeno la necessità di riguardare l’azione al monitor. Almeno per fugare ogni dubbio, per ascoltare le proteste di una Salernitana costantemente penalizzata come dichiarato legittimamente dal presidente Iervolino. A che serve la tecnologia se non viene utilizzata? Perchè al Napoli – tanto per fare un esempio – si dà quel penalty generosissimo agli azzurri andando contro le indicazioni che parlano di “revisione solo in presenza di chiaro ed evidente errore” mentre oggi un difensore può parare in area restando impunito? Vedremo se Chiffi, dopo l’errore odierno, sarà fermato dal designatore Rocchi o se scenderà regolarmente in campo nel prossimo fine settimana.
