Non solo il presidente del Frosinone Stirpe. Negli ambienti del tifo granata, c’è un altro personaggio che sta riscuotendo consensi a non finire ricevendo complimenti su complimenti sulla propria bacheca facebook. Si tratta di Davide Nicola che, ancora una volta, si conferma mister salvezza e riesce nell’impresa di mantenere la categoria con un Empoli sulla carta tecnicamente inferiore a quasi tutte le dirette concorrenti, ma che ha avuto anche la fortuna di affrontare una Roma senza obiettivi e che, prima di scendere in campo per il riscaldamento, aveva acquisito la certezza di non poter arrivare in Champions. Indubbiamente stiamo parlando di un professionista molto serio e che, nel 2021-22, ha dato il suo contributo alla conquista della salvezza pur agevolato dallo 0-0 del Cagliari a Venezia e dalla possibilità di giocare due gare in più rispetto alle dirette concorrenti. Certo, vanno vinte e ci fu tanto del suo, ma lo 0-4 con l’Udinese (partita preparata, da tutti, malissimo) rischiò di vanificare una rincorsa che era stata entusiasmante. C’è anche un pizzico di buona sorte, dunque, nelle varie imprese di Nicola da allenatore. Il suo Crotone, ad esempio, fu graziato dalla clamorosa sconfitta per 2-0 dell’Empoli sul campo del Palermo già retrocesso, col Torino invece aiutò l’aver giocato una gara in più: quella con la Lazio, con tanto di calcio di rigore fallito da Immobile. Il primo e l’unico in quel campionato. E poi l’Empoli, quello che a Salerno vinse con un’autorete, un rigore e un gol nato da uno scivolone di Pirola e che ha conquistato tanti punti in zona Cesarini. Lungi da noi sminuire quanto fatto dal tecnico, ci mancherebbe: riuscisse a fare dall’inizio quanto realizza da subentrante, sarebbe davvero da top club senza se e senza ma. Ad ora, però, il percorso professionale racconta altro e, dietro il plebiscito salernitano, c’è anche un pizzico di memoria corta.
FONTE TUTTOSALERNITANA