L’allenatore della Salernitana Stefano Colantuono è intervenuto a DAZN dopo il match pareggiato 1-1 contro la Juventus: “Ci dispiace perchè la partita l’avevamo fatta bene, subendola nel secondo tempo ma era nei programmi anche perchè ci siamo presentati senza Candreva, Dia, Ochoa, Maggiore, Gyomber, Bradaric, sei giocatori che potevano darci una mano nel corso della partita o giocare dall’inizio e avremmo potuto fare anche una partita diversa. Un plauso ai ragazzi venuti a giocare oggi contro una squadra forte ma che ha retto bene. Ottimo primo tempo, abbiamo sofferto nella ripresa ma quando c’era da ripartire lo abbiamo fatto, nel finale abbiamo sfiorato il colpaccio in modo clamoroso”.
Quanti rimpianti porta una prestazione del genere?
“Posso parlare per il mio breve percorso, che era già tutto avviato versa la retrocessione. Ho detto ai ragazzi di finrie con dignità perchè ci può stare una retrocessione, non è niente di tragico. L’importante è che si rispetti l’impegno fino alla fine, i tifosi che pure oggi erano presenti, e la società che non ci fa mancare nulla. Se poi trovi squadre più brave che ci battono non possiamo fare nulla. In queste nove partite abbiamo incontrato sei squadre di prima fascia e tre alla nostra portata, uno di queste alla prossima. Dobbiamo chiudere in maniera dignitosa con prestazioni di questo calibro, ci eravamo riusciti anche con l’Atalanta, persa immeritatamente come con la Fiorentina. Oggi abbiamo raccolto qualcosa e faccio i complimenti ai ragazzi perchè se lo sono meritato”.
Cosa hai detto ai ragazzi per farli arrivare sul pezzo fino al novantesimo?
“Non è facile motivarli, devi fissare un obiettivo che poi non c’è adesso, era salvarci all’inizio ma non ci siamo riusciti. Dovevo pensare a qualche stratagemma. Stanno rispondendo bene, stiamo lavorando, abbiamo lavorato tatticamente senza fare grossi stravolgimenti. Prepariamo la gara in funzione di cosa può succedere. In certe partite passi più tempo a difendere e allora io dico che bisogna farlo bene e con ordine. Sembra sempre di dover fare il pressing alto per poi essere attaccato alle spalle e prendere gol. Tutti quelli che sono venuti qui si sono difesi, se lo fai bene e riesci a ripartire puoi creare qualche problema e noi oggi lo abbiamo fatto”.
Le sarebbe piaciuto avere questa squadra dall’inizio del campionato?
“È un problema che non mi sono posto. Mi ero ripromesso di fare altro e lo stavo facendo. La società, alla quale sono molto legato, mi ha chiesto poi di finire il campionato e non potevo dire no a Iervolino e a Milan. Ho accettato per accompagnare la squadra fino a fine stagione. Il futuro non mi riguarda, io sto bene a Salerno e vedremo col presidente”.