Fosse confermata la notizia del fallimento del Brescia, saremmo a cospetto di un qualcosa di grottesco. Perchè fino a stamattina i legali biancazzurri erano certi di ribaltare quanto detto dai giudici lo scorso 29 maggio, ora invece siamo a cospetto di un presidente che potrebbe decidere di non rispettare la scadenza perentoria del 6 giugno condannando di fatto, le Rondinelle al fallimento. Automaticamente verrebbe a cadere ogni ricorso della società di Cellino, con il rischio di disegnare a tavolino un playout che, contro la Sampdoria, non dovrebbe essere assolutamente disputato. Agendo secondo le regole, la Salernitana avrebbe già giocato le due partite col Frosinone e, in caso di sconfitta, avrebbe avuto la certezza di essere ripescata proprio come accadde al Venezia nel 2019 e come aveva dichiarato l’avvocato Francesco Fimmanò una decina di giorni fa.
Posto che , in un contesto di normalità e logica, il Brescia dovrebbe essere considerata la quarta retrocessa senza più aggrapparsi al criterio dello scivolamento, ora la Salernitana non ha alternativa: battaglia al TAR, con l’appoggio della politica, facendo leva sulle irregolarità poste in essere nel pomeriggio del 18 maggio (tre normative non rispettate) e pretendere che si giochi col Frosinone nel più breve tempo possibile. Qualunque altra partita diversa da quella contro i gialloblu sarebbe un qualcosa che alimenterebbe sospetti ben presenti nell’animo degli appassionati di tutt’Italia (anche le tifoserie rivali sono al fianco della Salernitana in questa disavventura) In quel caso si faccia fronte comune: se hanno scritto la retrocessione della Salernitana propinandole un avversario che è retrocesso sul campo e deve fare la serie C, si faccia una conferenza congiunta tra Iervolino, il capitano della squadra, il Governatore, il Sindaco e la tifoseria in cui si dice che la Salernitana non è disposta a partecipare a tutto questo, anche a costo di prendersi dei rischi. Come riporta TuttoSalernitana, Con la notizia del possibile fallimento del Brescia, rilanciata da tutti i giornali che seguono la squadra biancazzurra, si ha l’ennesima conferma che non hanno voluto far disputare quella gara per non condannare altri in via definitiva. Oggi avremmo dovuto festeggiare la permanenza in B, a prescindere dall’esito del doppio spareggio. Invece siamo a cospetto di piazze che si salvano senza giocare e di altre che avranno una seconda chance da retrocesse. Non è calcio, non è giustizia, non va bene. Alla Salernitana il compito, l’11 giugno, di chiedere la sospensiva al TAR.