Si sta parlando con una certa insistenza di un addio ormai certo da parte di Antonio Candreva. Il fantasista è tra i pochissimi a salvarsi dopo questa stagione disastrosa e, al netto della nottataccia dell’Olimpico, ha confermato di essere un fuoriclasse per la categoria nonostante l’età. Il suo contratto, come noto, scadrà a giugno del 2025 ma prevede una clausola da 400mila che potrebbe consentirgli di liberarsi e di scegliere autonomamente la futura destinazione.Le possibilità che rimanga a Salerno in cadetteria sono effettivamente poche. Eppure ripartire da un giocatore e da un uomo del genere potrebbe rappresentare un punto di forza eccezionale per la Salernitana. Anche in chiave mercato, visto la permanenza di qualche “big” sarebbe sinonimo di garanzia per un progetto serio, ambizioso e che punti alla risalita nel più breve tempo possibile.
“Nelle prossime settimane parleremo con calma con Candreva. E’ un campione, l’idea è quella di mantenere in B una base di quest’organico. E’ prematuro” filtra da via Allende, laddove ancora non c’è stata alcuna riunione operativa utile a delineare le strategie da seguire in ottica futura. In attesa che venga scelto un direttore sportivo che possa affrontare nel dettaglio ogni singola situazione, possiamo dire che la proprietà non esclude una permanenza del campione numero 87, a patto che dimostri ancora una volta il suo attaccamento rinunciando a buona parte dello stipendio.
Candreva guadagna 3,5 milioni di euro lordi. Impensabile spendere una cifra del genere in B per un calciatore di 37 anni. Anche dimezzare potrebbe non essere sufficiente. Sullo sfondo si parla di un primo sondaggio del Parma (ormai ad un passo dalla promozione) e di un ritorno alla Lazio come “giocatore bandiera”. E se invece potesse essere più stimolante essere a capo di un progetto di rinascita in una piazza che ha manifestato sempre enorme affetto a “mast’Antonio“?. Occorreranno dialogo e buonsenso, da parte di tutte le componenti. Se ne riparlerà a inizio maggio.
FONTE TUTTOSALERNITANA