Ci avrebbe fatto piacere, nel post partita, ascoltare l’analisi di un gran signore come Ranieri. Allenatore che ha saputo farsi stimare anche dalle tifoserie avversari per la sua correttezza e per la grande sportività. Domenica, invece, il Cagliari ha preferito agire diversamente: silenzio stampa di tutti i tesserati, unico a parlare è stato il direttore sportivo Bonato che, al posto di soffermarsi sull’attuale ultimo posto e sui limiti tecnici palesi del fanalino di coda, ha deciso di puntare il dito nei confronti della classe arbitrale. Si può dire qualunque cosa. Che nessuno della Salernitana avesse protestato (ma Fazio, con grande esperienza, ha richiamato l’attenzione di Chiffi), che nessuno tra i tifosi si fosse accorto dell’irregolarità, che l’azione era ormai finita. Ma il fallo di mano c’è, il braccio è largo ed è sacrosanto che l’arbitro venga richiamato dal VAR per una decisione corretta. Viceversa sarebbe stato l’ennesimo torto d’inizio stagione a danno della Salernitana. Bergonzi e Marelli, ex arbitri e moviolisti con grande esperienza alle spalle, hanno detto a livello nazionale che il Cagliari ha sbagliato.
Piuttosto ci sono dei dubbi sulla seconda rete del Cagliari. Le immagini certificano che l’azione dell‘1-2 è viziata da un’irregolarità, visto che due calciatori del Cagliari erano già nella metà campo della Salernitana. Si doveva fermare il gioco e ripartire da zero. La terna arbitrale invece non ha ravvisato nulla favorendo, di fatto, i sardi. A nostro avviso la lamentela post gara è stata ingenerosa: al termine di una partita così brutta, di categoria inferiore, nè Salernitana, nè Cagliari possono aggrapparsi a nulla.
