Di seguito la lettera scritta dall’avvocato Luciano Provenza, tifosissimo della Salernitana e conduttore della storica trasmissione “Granata By Night“, al presidente Danilo Iervolino:
“Gentile Presidente, Le scrivo per invitarLa a tornare all’Arechi e a ritrovare quell’entusiasmo che ha contagiato la piazza granata sin dal Suo arrivo. Sicuramente la scelta di Sabatini e il sacrificio del progetto De Sanctis hanno rappresentato una cocente delusione, ma Lei intelligentemente è tornato sui Suoi passi, ha messo una pietra sul passato e non ha esitato ad interpellare il direttore così amato dalla comunità salernitana. Non è stato facile, per un imprenditore di successo come Lei, leggere striscioni e sentire cori contro la Sua persona.
Questo però è il calcio! Un mondo difficile da interpretare che, da un giorno all’altro, ti fa finire dalle stelle alle stalle! Salerno da Lei ha ricevuto tanto, ma Le ha regalato anche gioia e prestigio. C’è stato un momento, in questa città, in cui Lei era secondo solo a San Matteo. I Salernitani sono “malati” di Salernitana ed amano la casacca in modo esagerato, sostenendo enormi sacrifici, anche dal punto di vista economico.
Io ho 64 anni e sono nato in una stradina adiacente lo stadio Vestuti e posso dire che mai nessun Presidente è stato amato come Lei. Quindi non pensi agli insulti ricevuti, ma si concentri esclusivamente sui momenti festosi di un recente passato, che l’hanno vista protagonista assoluto in città, suscitando anche gelosie in qualcuno. Ritrovi la forza e la fiducia, trasmetta ai calciatori grandi energie e, nei limiti del possibile, rinforzi la squadra.
Non rovini quanto di bello ha costruito, continui a sognare la parte sinistra della classifica e l’Europa. Le campagne acquisti dei calciatori possono rivelarsi fallimentari, capita ovunque e anche a Salerno non è la prima volta! La gente crede ancora in Lei ed ha fiducia nelle Sue capacità. Lei voleva cambiare il calcio, contrastando il marcio ed eliminando personaggi inquietanti: non glielo hanno consentito, ma non soccomba, le rivoluzioni hanno bisogno di tempo.
Infine, nell’augurarLe Buon Natale, Le volevo chiedere di consentire a tutti i giornalisti, senza differenze, di poter esercitare il diritto di cronaca; non imiti qualche Suo predecessore che, in un recente passato, ha daspato qualche “penna” contraria. Lei non deve temere nulla, si difenda dalle critiche con i fatti e non con le comunicazioni di cessato gradimento. FORZA PRESIDENTE E BUON NATALE A LEI E FAMIGLIA!”