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Anche Verde nell’elenco delle “delusioni”: ad oggi tanto fumo e poco arrosto, mancano i suoi gol
16/04/2025
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Quando si fa riferimento ai flop di questo campionato, la stragrande maggioranza dei tifosi indica in Adelaide, Torregrossa, Wlodarczyk, Velthuis, Sepe, Tello e Hrustic i calciatori che hanno reso ben al di sotto di aspettative, potenzialità e…stipendio. A loro vanno aggiunti anche tanti calciatori presi a gennaio da Valentini, visto che Raimondo è un flop totale, Cerri non segna da tre mesi, Girelli ha collezionato appena 89 minuti e di Guasone si sono perse subito le tracce. Un disastro che giustifica ampiamente l’attuale posizione di classifica. Male anche Tongya e Soriano: il primo non fa la differenza dalla gara col Pisa della quinta giornata del girone d’andata, il secondo ha una condizione atletica ancora deficitaria ed è troppo discontinuo nell’arco dei 90 minuti. Ma a questo corposo elenco va aggiunto anche Daniele Verde. Ricordate Aurelio e Negro, quei calciatori di cui si invocava la titolarità, ma che riuscivano ad incidere soprattutto da subentranti? Ecco, la storia sembra ripetersi. Perchè in tanti dicono che il talento di proprietà dello Spezia non debba mai uscire dal campo salvo poi doversi ricredere una volta visto all’opera. Lo score è disastroso: tre gol (due su rigore, uno con deviazione di un difensore), tre assist, nessuna rete determinante ai fini della vittoria e una media voto insufficiente. Da uno come lui ci si aspetterebbe sempre qualcosa in più e non l’ordinaria amministrazione. E quella della collocazione tattica è scusa che non regge più. Perchè Verde ha giocato continuativamente con tutti e quattro gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina granata agendo da esterno, trequartista e seconda punta, ma sempre con i medesimi risultati. Certo, grida vendetta il clamoroso palo di Bari ed è uno di quelli che conquista il maggior numero di cartellini gialli ma – ribadiamo – non basta. Per la salvezza c’è bisogno anche dei suoi gol, delle giocate che abbiamo visto all’Arechi soltanto quando è venuto con la maglia dello Spezia. Squadra nella quale non era titolare inamovibile nemmeno la passata stagione, quando si lottava per non retrocedere. Che abbia tecnica e classe è fuori discussione, l’assist per Valencia con la Sampdoria è l’emblema di un bagaglio teoricamente fuori categoria. Ma che a Salerno si è visto a sprazzi.

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di Popolo Sportivo

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