Una bellissima iniziativa a sfondo sociale, connubio sempre vincente tra sport, divertimento e aggregazione. In un’epoca in cui i social condizionano in negativo la vita dei giovani disegnando realtà troppo spesso illusorie e pericolose, c’è ancora chi crede nel valore dell’amicizia, del confronto e della sana competizione agonistica. A scendere in campo è la provincia di Salerno, merito di Antonio Lardo che ha coinvolto la cittadinanza di Gaiano in un progetto ambizioso e lungimirante, senza dubbio destinato a crescere col passare degli anni e che merita tutta la risonanza mediatica possibile. A lui si deve la capacità di trasformare una struttura comunale polivalente in un vero e proprio punto di ritrovo per bambini, ragazzini, famiglie, donne e persone con i capelli bianchi che continuano a mettersi in gioco con un entusiasmo contagioso e con tante storie di vita che possono lasciare in eredità un insegnamento da custodire gelosamente nel cuore e nella mente. A Gaiano con campetto di bocce, da calcio a disposizione per tennis e pallavolo gestita da Antonio Lardo. Presso il Centro Sportivo Fiore Verde abbiamo visto davvero di tutto, con un memorial in onore della giovane Antonella Lardo e tante attività che hanno incuriosito il pubblico e animato quartieri che hanno bisogno di essere quotidianamente sollecitati per acuire un sentimento nobile quale il senso d’appartenenza. A raccontarci le fasi salienti di queste vere e proprie giornate dello sport è stata la professoressa Melisa Corvo, da sempre attiva nel sociale e fondatrice dell’associazione MAIA, cui acronimo sta per “Meglio Avere Idee Alternative”.
Ecco le sue dichiarazioni: “E’ stato davvero tutto molto bello, sono felice di aver partecipato ad un evento che ha dato lustro alla provincia di Salerno coinvolgendo soprattutto i più giovani. Ogni anno viene organizzato un torneo di calcio intitolato “Gaianito”, kermesse che prevede la partecipazione di atleti di ogni età originari di Gaiano . In appendice al Gaianito, l’organizzazione ha sapientemente pensato di abbinare altre discipline per dare la giusta risonanza a quegli sport erroneamente definiti minori: ci sono stati tornei di bocce maschili e femminili e gare di pallavolo. Tutte manifestazioni che hanno riscosso molto successo, con pranzi, cene, eventi culturali e una grande partecipazione da parte della collettività. Tra le vincitrici mi piace menzionare la signora Amalia Perla di Calvanico, giocatrice con trascorsi di un certo livello nel mondo delle bocce”. Al torneo di pallavolo hanno invece preso parte quattro squadre, nello specifico: Le Stelle (che si sono aggiudicate la medaglia d’oro al termine di una finale appassionante, equilibrata e combattuta), Oltre le Nuvole, Settimo Cielo e Palla Sgonfia Club. In alcuni casi è stato suggestivo vedere alcune formazioni composte da interi nuclei familiari, con la passione per lo sport tramandata di padre in figlio come recita un coro della curva Sud dell’Arechi. Lo staff chiuderà ufficialmente oggi la manifestazione offrendo una pizza a tutti gli iscritti vincitori. La professoressa Corvo prosegue: “Ho partecipato anche negli anni precedenti iscrivendomi ai tornei di bocce, in coppia con atleti maschi. Mi sono comportata bene, ma non sono mai salita sul podio. Stavolta invece ho indossato una bella medaglia al collo come terza classificata ed è stata un’enorme soddisfazione. E’ stata una iniziativa dal valore sociale inestimabile, abbiamo una struttura che potrebbe essere valorizzata tutto l’anno e che, nella circostanza,ha accolto generazioni diverse e persone arrivate da località limitrofe che hanno potuto godere delle bellezze e delle particolarità del nostro territorio. E’ nata l’idea di creare un teatro stabile, riproponendo una serie di iniziative che in passato riscossero molto successo. Mi preme ringraziare le amiche Rosalba ed Eugenia, pronte a scendere in pista con me e a trattare in chiave ironica tematiche di strettissima attualità. Ci saranno cantanti e ballerini, l’obiettivo è quello di coinvolgere la comunità, esaltare i talenti, offrire una vetrina a chi sa fare tanto e vive dietro le quinte e creare senso d’appartenenza in attesa di espanderci e di vivere un’estate 2026 da protagonisti”.
La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare anche Isabel Pappalardo, altra atleta che si è distinta per la sua bravura e per lo spirito con cui ha aderito al progetto: “E’ stato bello stare in gruppo e confrontarsi con persone di ogni età. Abbiamo trovato bambini, ragazzini e over50, tutti accomunati dalla passione per lo sport. L’idea di squadra è un qualcosa che affascina: il confronto, il senso di famiglia, la partecipazione emotiva, il divertirsi a prescindere dal risultato finale. In questo modo abbiamo fatto rivivere Gaiano, il valore sociale dello sport è fondamentale. Un successo del genere in una frazione di Fisciano è un qualcosa che deve spingere a riproporlo e a migliorarlo di volta in volta. Sarebbe bello fare anche un torneo di calcio femminile, c’è qualcuno che simpaticamente mi paragona ad Halland. Volevo ringraziare Antonio Lardo, un punto di riferimento fondamentale. Il figlio e il nipote hanno preso parte alle gare, vincendo. Alla finale è stato bello vedere una cornice di pubblico così imponente, stesso discorso per il torneo di calcio Gaianito”. La nostra redazione si propone di accompagnare il percorso di tante persone che, con sacrifici e competenza, portano avanti iniziative di cui colpevolmente si parla poco e che invece meriterebbero le prime pagine dei giornali sportivi. La chiosa la dedichiamo alla giovanissima Melisa Scafuro, capace di vincere ad appena 11 anni la medaglia di bronzo nelle “Ponyadi” che si sono disputate ad Arezzo. Una sorta di raduno per gli appassionati di equitazione che, anche grazie a lei, ha visto la Campania prevalere su quasi tutte le altre regioni italiane. Chissà che l’anno prossimo non si possa pensare di farla gareggiare proprio durante le varie iniziative che Gaiano saprà proporre…