E’ dura, ora è davvero dura. Il paradosso di questa stagione incredibilmente negativa e sfortunata è tutto nel distacco che aumenta proprio all’indomani di un risultato positivo che ha spezzato la serie nera. Si perdeva e si restava a -7, ora si pareggia a Udine e vediamo il Cagliari che gioca malissimo e vince ad Empoli e il Verona che approfitta di un regalo della difesa del Sassuolo per vincere con la rete di un attaccante che Sousa avrebbe voluto a Salerno. Per DAZN, i granata sono retrocessi: nessuna menzione nella tabella salvezza. E, voci vicine alla proprietà, assicurano che da oggi si stia parlando di piano B. Al punto che il potenziale incontro di domani verterà non solo sul caso Dia, ma anche sulle strategie da attuare. Su tutte dare spazio ai calciatori di proprietà per metterli in vetrina affinché vengano venduti. O, chissà, per farli sentire parte integrante del progetto di risalita.
A oggi, comunque, non sappiamo ancora quale sarà la politica di Iervolino: un anno di assestamento per mettere a posto i conti , attendere sviluppi sullo stadio e riprendersi dallo shock della retrocessione o subito uno squadrone composto dal mix di giovani ed esperti? Vedremo. Di certo c’è che l’unico vantaggio di questa situazione sportivamente parlando drammatica è il potersi muovere con largo anticipo. Già da oggi sarebbe utile ragionare sul prossimo direttore sportivo (o annunciare la riconferma di Sabatini, che avrebbe dato disponibilità), sull’allenatore e parlare singolarmente con 4-5 calciatori che potrebbero essere il centro del progetto. Pierozzi, Gyomber, Kastanos, perchè no un Candreva che prova a chiudere la carriera tornando in A e da protagonista in una B che potrebbe fare a occhi chiusi anche a 38 anni.
C’è poi il partito, risicato, degli inguaribili ottimisti. Quelli che pensano che, in fondo, battendo Cagliari, Lecce e Sassuolo a marzo si possano accorciare le distanze. Teoricamente possibile, pur avendo ottenuto appena 2 successi su 27. Ragioniamo ottimisticamente: -9, +9 e possibilità di giocarsi l’ultimo mese e mezzo con un distacco non incolmabile e gli scontri diretti con Frosinone e Verona. 15 punti alla portata, in teoria. Si sale a 29. Ecco, ci sono però le trasferte con Lazio, Juventus e a San Siro per chiudere, contro i rossoneri di Pioli. E Atalanta e Fiorentina in casa. Che, in teoria, a fine stagione potrebbero non avere grossi obiettivi e cadere in un Arechi pieno. In fondo nessuno di noi vuole arrendersi all’evidenza e tutti aspettiamo sabato per tornare almeno a sperare. Nel frattempo, però, parlare di futuro e uscire allo scoperto sarebbe fondamentale. Accadrà?
FONTE TUTTOSALERNITANA