Non c’è pace in casa Salernitana. Come se non bastasse la sconfitta rimediata contro il Pisa all’Arechi, ecco che il tecnico Giovanni Martusciello deve fare i conti con l’ennesimo infortunio muscolare di questa prima parte della stagione. A fermarsi è Tongya, uno dei pochi calciatori a strappare la sufficienza contro i toscani e un titolare ormai inamovibile nello scacchiere tattico del tecnico granata. A comunicarlo è il sito ufficiale con una breve nota: “Franco Tongya si è sottoposto stamani ad indagini diagnostiche presso il centro polidiagnostico Check-Up di Salerno che hanno evidenziato una lesione muscolare al soleo destro. L’atleta ne avrà per quattro settimane e ha già iniziato il protocollo riabilitativo”. In pratica l’ex Juventus rientrerà tra un mese e salterà gare importanti come quelle contro Reggiana, Catanzaro e Palermo. Si tratta del secondo infortunio muscolare per l’attaccante che, durante la seconda amichevole a Rivisondoli, subì un infortunio muscolare che compromise l’intera preparazione. E’ successa la stessa cosa ad altri dei calciatori presi nella sessione estiva di gennaio: Gentile, Adelaide e Soriano si sono imbattuti in una serie di problematiche, a loro bisogna aggiungere Maggiore e i partenti Bradaric e Sambia che, di fatto, il campo non lo hanno mai visto nel mese di luglio. Pura fatalità o, come ha detto Martusciello, sono rischi calcolati quando si costruisce una rosa alla spicciolata inserendo tanti tasselli nuovi giorno dopo giorno?
Intanto la partita di Reggio Emilia diventa già particolarmente delicata per i colori granata. I numeri iniziano a destare qualche preoccupazione e testimoniano le lacune tecniche e numeriche in tutti i reparti al netto della soddisfazione palesata dal ds Petrachi post mercato. La Salernitana ha subito 13 reti in 6 gare ufficiali (più di due a partita, 10 in campionato), ha perso tre match su cinque pur con un calendario teoricamente alla portata e si ritrova a ridosso della zona playout, evitata anche grazie alla penalizzazione di 4 punti inflitta al Cosenza. La difesa, pur con i tre innesti del 30 agosto, continua a incassare gol a grappoli e c’è un centrocampo privo di un mediano di interdizione e di un elemento in grado di garantire protezione alla retroguardia. La tattica spregiudicata e offensiva di Martusciello ha consentito ai campani di piazzarsi al secondo posto nella graduatoria dei migliori attacchi con nove realizzazioni e una percentuale molto alta di possesso palla e presenza nella metà campo avversaria, questo però non basta a portare a casa risultati positivi se non c’è equilibrio tattico. “A me non piace prendere un cazzotto e restituire un cazzotto, sono un allenatore a cui non piace prendere gol e che sta provando a trasmettere il proprio credo ai ragazzi. Non possiamo essere perfetti, abbiamo bisogno di lavorare insieme perchè questa è una rosa completamente diversa da quella che ho avuto a disposizione durante il ritiro. Chiedo tempo e pazienza, giocando come abbiamo fatto col Pisa sono sicuro che commenteremo più vittorie che sconfitte” il pensiero del tecnico nell’ultima conferenza stampa. E’ questo un altro dato che preoccupa: la Salernitana è andata quasi sempre in svantaggio per prima, eccezion fatta per il match casalingo contro la Sampdoria sbloccato da Simy dopo 12 secondi.
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