Il nostro parere sulla società è noto. Che a questa squadra manchino tre calciatori di spessore è evidente. Tuttavia la tifoseria ha sempre chiesto anzitutto “gente che lotta” e, sotto quest’aspetto, siamo finalmente in una botte di ferro. Un direttore sportivo che ha saputo formare un gruppo di uomini bonificando lo spogliatoio e mettendo a posto i bilanci, un allenatore che ha toccato le corde giuste dimostrandosi professionista serissimo e competente, calciatori che sudano la maglia come non accadeva da tempo e un gioco a tratti divertente e spettacolare, sia in casa sia in trasferta. A questo punto, pur senza fare voli pindarici e ricordando che l’obiettivo è anzitutto raggiungere quota 50 punti, possiamo dire che la sfida con lo Spezia potrebbe consentire alla Bersagliera di fare un bel passo in avanti in classifica e di lanciare un messaggio chiaro alle altre 19 contendenti. E, per regalare il primo dispiacere alla formazione di D’Angelo, è assolutamente necessario il supporto del pubblico.
Alla base dei 4600 abbonati si aggiungeranno gli 8-9mila paganti che non hanno mai abbandonato la nave, sostenendola soprattutto nei momenti di difficoltà. La curva Sud, come sempre, offrirà un colpo d’occhio d’eccezione e i fedelissimi di distinti e tribuna garantiranno il consueto trasporto emotivo dal riscaldamento fino al triplice fischio. Ora, però, è necessario che tutti capiscano di poter essere non semplici spettatori, ma protagonisti di quanto accade sul terreno di gioco. Il dodicesimo uomo che, a Salerno, sposta gli equilibri per davvero. E così speriamo che in tanti possano ripagare la professionalità e il comportamento esemplare del gruppo, della dirigenza e dello staff tecnico acquistando il biglietto e coinvolgendo figli, amici, parenti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei colori granata. Insieme siamo più forti, il solo immaginare cosa sarebbe l’Arechi con un’altra vittoria contro la seconda in classifica mette i brividi.