Tijs Velthuis è un nuovo calciatore della Salernitana. E’ lui il centrale di piede sinistro che Gianluca Petrachi stava cercando praticamente dall’inizio del calciomercato estivo. La partenza di Matteo Lovato, che viaggia in direzione Reggio Emilia – sponda Sassuolo – lasciava intendere che il direttore sportivo avesse chiuso l’operazione e aspettasse soltanto l’occasione giusta per affondare il colpo e trovare l’accordo con la società d’appartenenza. Arriva in prestito, con un obbligo di riscatto fissato a circa 2,5 milioni di euro che scatterà al raggiungimento di un determinato numero di presenze. La dirigenza è convinta d’aver messo a segno un colpo importante per la categoria e, soprattutto, in prospettiva futura. Si tratta di un calciatore molto forte fisicamente, alto centonovantacentimetri e molto bravo a giocare d’anticipo. Gli addetti ai lavori lo descrivono come un ragazzo molto attento durante la gara, abile a leggere in anticipo le giocate dell’avversario e dotato di una certa dose di cattiveria agonistica al netto della giovane età. Dal punto di vista tattico, ha giocato indifferentemente nella difesa a quattro e in una retroguardia a tre, sia come centrale e sia come braccetto di sinistra. Considerando che Martusciello tiene molto alla costruzione dal basso e alla partecipazione di tutti i giocatori di movimento alla manovra, si dovrà lavorare un po’ dal punto di vista prettamente tecnico. Ma la scuola olandese è una garanzia sotto questo punto di vista: a Salerno arriva un elemento che ben si adatta alle caratteristiche del calcio moderno e consapevole del fatto che, al giorno d’oggi, i compiti richiesti sono diversi rispetto a quanto accadeva in passato. Nell’arco della sua breve carriera ha avuto la possibilità di mettersi in mostra con le maglie dell’AZ Alkamar e NAC Breda, prima che lo Sparta Rotterdam lo prelevasse a titolo definitivo schierandolo con frequenza tra i titolari nell’ultima stagione in Eredivisie. Per cinque volte, nel 2018 e nel 2019, è stato convocato anche dalle nazionale giovanile. E, a 22 anni, c’è tutto il tempo per arrivare a quella “maggiore”.
Fonte tuttoSalernitana