◄ Tutte le news

Valentini, le dimissioni sarebbero state il minimo. Invece arriva al campo con Marino…
09/04/2025
Condividi

Che ogni addetto ai lavori sia portato a difendere il proprio operato ci sta e fa parte del gioco, ma disegnare una realtà parallela non aiuta certo la Salernitana a salvarsi. Marco Valentini, in un salotto apparecchiato per pochi giornalisti su decisione dell’addetto stampa (quello che Daspa e vieta i tesserati a Popolo Sportivo!), risponde alle domande, respinge al mittente le critiche, interpreta in modo del tutto personale la classifica dimenticandosi che è stato preso per salvare la Salernitana e non per far meglio di chi aveva fallito prima di lui ed elogiando un mercato che non ha portato in dote il difensore centrale, il centrocampista di qualità e il bomber che servivano ma solo chi era riserva finanche nella Juve Stabia. Ha fatto ancora peggio dopo la debacle di Castellammare. Ok prendersela con l’arbitro che è stato per davvero il loro dodicesimo uomo, ma difendere la scelta di chiudere con Guasone in attacco o di riproporre Njoh dopo un mese e mezzo di esclusioni sa tanto di arrampicata sugli specchi. E se l’obiettivo era quello di non criticare pubblicamente i propri tesserati, non ha senso sbandierare ai quattro venti che ci siano stati problemi con Adelaide. Insomma, anche lui è un flop senza precedenti. Far peggio del De Sanctis di turno era obiettivamente difficile e, per coerenza, avrebbe dovuto rassegnare lui per primo le dimissioni quando Breda è stato licenziato. Invece, pur escluso da casting per la nuova guida tecnica, ha accompagnato Marino al campo parlando con la squadra e chiedendole di “dare tutto, ci possiamo salvare e non ci sono più alibi”. 

Ogni giovedì alle ore 17:00 
IN DIRETTA
 sulla pagina Facebook
di Popolo Sportivo

Condividi