Ancora una volta la Salernitana è costretta a commentare errori arbitrali evidenti. Al netto della scelta di Martusciello di tenere un profilo basso e di parlare di “episodi che si compensano”, è evidente che quest’avvio di stagione veda le giacchette nere protagoniste in negativo e spesso a danno dei colori granata. Serve a poco la tecnologia se poi gli arbitri la consultano a corrente alternata, i fatti dicono che nelle situazioni controverse potenzialmente a favore dell’avversario c’è sempre o quasi la revisione mentre questo non accade se sono i granata ad alzare la voce. Timidamente, verrebbe da dire, visto che anche quest’anno vediamo una squadra molto timida nell’approccio sotto questo punto di vista: nessuna protesta, nessuno che faccia avvertire il peso specifico dell’esperienza mettendo pressione alla terna arbitrale, nessuno che tuteli la Salernitana e la tifoseria rispetto a situazioni che si ripetono da anni e che, nel recente passato, spinsero Iervolino a proporre legittimamente azioni legali nei confronti di chi, ben pagato, con sbagli spesso clamorosi determina risultati e classifica penalizzando chi investe tanti soldi. Ieri un’attesa infinita per avere il VAR a disposizione, ma a che serve se il pestone di Verdi è motivo di revisione mentre il fallo di mano in piena area di Caracciolo viene ignorato? E anche la gestione dei cartellini da parte di Bonacina ha lasciato molto a desiderare. Tourè ha colpito Tongya di continuo restando impunito, Canestrelli ha steso Amatucci con un fallo da arancione e non ha ricevuto nemmeno il giallo mentre Bonacina è stato inflessibile con Verde per un pestone quasi involontario. Se a questi episodi di ieri aggiungiamo l’irregolare gol del 3-2 siglato dal Sudtirol, le quattro giornate di squalifica a Kallon, il penalty non fischiato a Torregrossa a Mantova possiamo dire che i segnali che arrivano non sono positivi. Nessun alibi, sia chiaro. Ma certamente gli arbitri dovrebbero essere più attenti, soprattutto quando 15mila persone attendono due ore e mezza per un VAR acceso a intermittenza.