Che sarebbe stata una sessione di mercato molto diversa rispetto a quella del 2022 era piuttosto chiaro. Del resto il presidente Iervolino era stato esplicito in conferenza stampa ricordando di essere “il presidente che ha investito di più a Salerno, ora è necessario fare un mercato in attivo e cedere prima di acquistare”. Il ritorno di Walter Sabatini non ha cambiato gli scenari, ma ha avuto un effetto positivo sulla piazza che – dopo la contestazione post Bologna – ha ripreso a sostenere la squadra garantendo 18mila presenze in media tra le mura anche e 1500 in campo esterno. Tuttavia, dopo 24 giorni di mercato, inizia ad esserci qualche mugugno. Due partenze, tre calciatori arrivati in prestito secco e che non avevano mai giocato nelle rispettive squadre e prime 4 gare del 2024 affrontate in emergenza e senza quel difensore centrale e quella punta che servirebbero come il pane.
Il ko col Genoa, però, rischia di frenare ulteriormente le operazioni in entrata. La proprietà sa che, purtroppo, il rischio retrocessione c’è e appesantire il monte ingaggi con la possibilità di ritrovarsi in B con stipendi milionari e incassi più che dimezzati ha spinto Iervolino a predicare prudenza pur mettendo in preventivo un sostanzioso aumento di capitale. “Come si fa in due anni, dopo aver preso la società senza debiti e a prezzo conveniente, ad avere tutte queste problematiche?” si chiedono in una nota gli esponenti della tifoseria organizzata che, ieri, hanno pubblicato un comunicato particolarmente duro chiedendo chiarezza, rinforzi e delucidazioni sulla progettualità futura. “Perchè” aggiungono “un anno fa si parlava di sogno europeo, zona sinistra della classifica e Salerno città dello sport attrattiva per campioni. Oggi, invece, si fa fatica e sentiamo parlare di autosostenibilità, necessità di cedere e mercato frenato dall’indice di liquidità dopo la relazione della Co.vi.Soc”.
Nel frattempo è uscito allo scoperto il direttore generale Sabatini che, domenica, era allo stadio per la prima volta da quando è tornato al timone. Un mea culpa apprezzabile, frutto della volontà di spostare su di sè la critica dei tifosi esonerando da ogni responsabilità tutte le altre componenti. Alla fine del lungo messaggio pubblicato sui social, comunque, il DG ha ribadito che i rinforzi necessari arriveranno e che la Salernitana ha tutte le carte in regola per salvarsi.
Certo, a stretto giro di posta si giocherà con Roma, Torino e Inter e c’è il rischio che il distacco dalla quartultima aumenti. Senza dimenticare che le ultimissime giornate vedranno i granata affrontare quasi tutte le big della A e quasi sempre in trasferta. “A noi basta vincerne 7” dice Inzaghi, ricordando che la Bersagliera ospiterà all’Arechi Empoli, Lecce, Sassuolo e Verona e che ci sono ancora gli scontri diretti contro Udinese, Sassuolo e Frosinone. Ad ogni modo, partisse Lovato (direzione Torino), potrebbe esserci finalmente la fumata bianca per Boateng. Su Balotelli è arrivato il no definitivo di Iervolino: il giocatore, come detto, si era proposto e c’è stato un colloquio con la dirigenza granata venerdì scorso. Al netto di foto datate spacciate per attuali e associate a trattative concluse, va detto che la stessa società ha confermato in via ufficiale che erano in corso della valutazioni. La sensazione è che, restasse Dia, si farà fatica a muoversi nel reparto offensivo.