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Si può vincere, si può perdere…ma finalmente c’è un gruppo che onora la maglia! E’ il vero colpo di Petrachi
23/09/2024
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Prima uomini, poi calciatori. Quante volte abbiamo ascoltato questa frase quando un direttore sportivo ha parlato in conferenza stampa. Stavolta, però, bisogna dare atto a Gianluca Petrachi di aver mantenuto la parola e di aver messo a disposizione dell’allenatore un gruppo di calciatori altamente professionale e che, per tanti motivi, è riuscito da subito a entrare in simbiosi con l’ambiente, con la piazza e con i pochi riconfermati riportando serenità e armonia all’interno dello spogliatoio. Sotto questo punto di vista, Petrachi e Martusciello andranno applauditi e ringraziati a vita. Nemmeno per il più grande ds d’Europa o per l’allenatore più esperto in assoluto sarebbe stato facile, in un mese e mezzo, partire per il ritiro con una rosa destinata ad essere stravolta e proporre comunque sin dalla prima gara ufficiale un gioco interessante e un atteggiamento battagliero e rispettoso della maglia, anche da parte di chi poi è andato via. Basti pensare alla doppietta di Dia tra i fischi dell’Arechi, alle prime partite di Daniliuc, alla richiesta di Sepe e Bronn di restare a Salerno nonostante la retrocessione e all’atteggiamento di un Simy stoico e decisivo in almeno due circostanze. Il lavoro in profondità svolto da Petrachi, dai suoi collaboratori e dallo staff tecnico sta dando frutti in tempi record, segnale evidente che un dirigente da campo fa sempre la differenza soprattutto quando riesce ad essere credibile in uno spogliatoio senza atteggiamenti prevenuti, con un rigido regolamento interno ma anche con la capacità di trascinare e di proteggere nelle difficoltà. Abbiamo ancora davanti agli occhi l’esultanza collettiva dopo i gol segnati in casa, le rimonte spettacolari con Spezia, Cittadella e Sampdoria, lo spirito battagliero col quale ieri la squadra ha provato a vincerla fino al 95′. Con questo spirito e con questo cuore, forse l’anno scorso sarebbe andata diversamente. Si vinca o si perda, però, si ha la certezza che questa Salernitana non sarà mai volutamente arrendevole e vittima di sè stessa.

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di Popolo Sportivo

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