Non avrà offerto la sua miglior prestazione da quando indossa la maglia granata, su questo non ci sono dubbi. La storia del calcio, del resto, insegna che, nei momenti bui, la gente se la prende con il calciatore di maggior talento e fa parte del gioco, del resto tutti ci siamo aggrappati alle giocate del fuoriclasse affermando che è da lui che bisogna ripartire anche per la prossima stagione ahinoi in cadetteria. Tuttavia leggiamo in giro troppi commenti negativi e ingenerosi nei confronti di Antonio Candreva. C’è chi gli ha attribuito un voto molto basso, chi chiede agli allenatori di avere il coraggio di sostituirlo quando finisce la benzina, chi ancora ipotizza un impiego part-time per gestirlo anche dal punto di vista fisico tenendo presente l’età e il fatto che stia tirando la carretta dalla prima di campionato saltando una sola gara per infortunio. A nostro avviso, però, Candreva predica nel deserto. Anche oggi, in diverse occasioni, con qualche verticalizzazione o lancio a tagliare il campo si è imbattuto nei limiti tecnici dei compagni di squadra. Un conto è avere in attacco il miglior Dia, un Piatek che è calciatore intelligentissimo o quel Kastanos col quale ha formato un tandem di livello, un altro è – con tutto il rispetto – provare ad intendersi con Tchaouna, Simy, Vignato e Ikwuemesi.
Il numero 87, autore di sei gol e sei assist in gare ufficiali, è tra i calciatori che corre di più, si sacrifica in fase di non possesso, ci mette la faccia sotto la curva quando le cose vanno male ed è considerato dalla proprietà un punto di riferimento. Il vero capitano. E se ha il morale sotto i tacchi, probabilmente è perchè ci crede, ci tiene ed è dispiaciuto di chiudere una carriera brillante con una retrocessione del genere soprattutto ricordando quanto di bello costruito a Salerno pochi mesi fa. In un contesto tecnicamente modesto, si può davvero mettere in discussione l’unico giocatore di talento che ha la Salernitana? Uno che, lo ribadiamo, già domani andrebbe convocato in sede per spingerlo ad essere l’uomo simbolo della rinascita granata.