Ultimi giorni di calciomercato e aspettative alte in casa Salernitana. Tuttavia, ad oggi, i tifosi non sembrano particolarmente soddisfatti come certificano alcuni comunicati emessi dai club organizzati e i tantissimi commenti pubblicati sulla pagina facebook ufficiale. Va detto, però, che il presidente Danilo Iervolino aveva fatto operazione verità fotografando la realtà con sincerità subito dopo la partita vinta a Verona.Prima di acquistare sarebbe stato necessario cedere in virtù delle indicazioni della Co.vi.Soc, del buco di bilancio da 25 milioni di euro e dei parametri dell’indice di liquidità che impongono prudenza. Alla base, come accaduto la scorsa estate, c’è la difficoltà nella cessione di Boulayè Dia. Nessuno ha esercitato la clausola rescissoria valida fino al 20 gennaio, nessuno metterebbe sul tavolo 20 milioni di euro per un calciatore reduce da tre infortuni muscolari, autore di appena 4 reti in campionato, tuttora out per problemi muscolari e che guadagna tanti soldi.
Il rischio che resti controvoglia c’è, in questo caso il mercato degli attaccanti potrebbe restare fermo al palo pur con Bonazzoli che tornerebbe volentieri e Lasagna che è stato proposto. No, invece, a Balotelli, col quale c’era stata una chiacchierata ufficiale la settimana scorsa. Restano da piazzare diversi calciatori che guadagnano tanto e non rientrano nei piani. Per Botheim possibile ritorno in patria, si valuta la rescissione con Stewart, Simy ha mercato in B e in Turchia, Coulibaly è il pezzo pregiato che valuta l’addio anticipato, Bronn non ha reso, Lovato viaggia verso Torino (e si potrebbe dunque sbloccare la lunga trattativa con Boateng) mentre Candreva resterà a Salerno a meno che qualche club non garantisca un anno e mezzo di contratto alle stesse cifre percepite a Salerno.
Intanto lunedì si gioca con la Roma e servirà un’impresa, anche a causa delle tante indisponibilità. Inzaghi, che si gioca una buona fetta di riconferma, sta pensando alla soluzione Tchaouna centravanti e rilancerà Daniliuc al fianco di Gyomber, con l’esordio di Zanoli dal primo minuto in un Arechi mezzo vuoto.