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Salernitana, addio certo per Candreva. Altro errore della società
28/06/2024
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Si dirà che non è più un ragazzino e che in serie B si corre. Si dirà anche che lo stipendio è troppo elevato per la categoria e per le casse di una società in vendita e che sta mettendo in atto un processo di ridimensionamento in totale contrapposizione con quanto promesso fino a qualche mese fa. Invece, a nostro avviso e senza girarci intorno, è un errore lasciar partire a cuor leggero un campione come Antonio Candreva. Uno dei pochissimi a salvarsi dalla debacle generale e uno di quelli che certo non meritava quella contestazione così aspra quando ha avuto la forza di metterci la faccia quasi da solo. La clausola verrà esercitata, di fatto saranno subito “investiti” i 400mila euro incassati per l’addio di Iannoni in direzione Perugia (altro errore) pur di risparmiare uno stipendio da oltre 2 millioni di euro. Ad aprile l’amministratore delegato Milan lasciò intendere che, in virtù dell’ottimo rapporto reciproco e della professionalità dimostrata, il club avrebbe provato a fare uno sforzo economico, a sedersi attorno a un tavolo per trovare una soluzione tale da trattenerlo in granata per costruire attorno a lui la Salernitana del futuro.  Invece nessun contatto da inizio maggio ad oggi, un addio quasi nell’anonimato. Candreva ha disputato due stagioni ottime all’ombra dell’Arechi, condite da gol spettacolari, assist a ripetizione, una corsa continua a tutto campo quasi come fosse un ragazzino e uno spirito di sacrificio encomiabile, al punto da meritare la fascia di capitano e la titolarità con i tanti allenatori che si sono avvicendati sulla panchina granata. Un peccato che l’avventura salernitana debba chiudersi in questo modo, alla finestra restano Monza, Como e altri club di A che potrebbero permettergli almeno di alimentare il record di presenze in massima serie.

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di Popolo Sportivo

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