Il conduttore di Area di Rigore, Paolo Esposito, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad AreaNapoli.it soffermandosi, tra le altre cose, sulla Salernitana: “In tempi non sospetti già dichiarai prima di tutti che il dott. Iervolino avrebbe messo in vendita la Salernitana. In tanti pensavano che dicessi una balla ma invece così è stato. Se l’attuale presidente della Salernitana ha preso questa sua decisione irrevocabile, ha sicuramente le sue buone ragioni. È un uomo intelligente e non uno sprovveduto”.
“In ogni caso, se ad esempio fossi un imprenditore la comprerei la Salernitana, perché c’è tanta passione in quella piazza. Anche se ritengo bizzarro, singolare, assurdo il comportamento di una parte di tifosi di ballare e cantare mentre la propria squadra sprofonda in cadetteria e perde in casa e fuori anche con punteggi umilianti. Sembra che la loro sia una partita nella partita, come se si dissociassero da ciò che succede sul rettangolo di gioco e per manie di protagonismo continuano a cantare e ballare per far vedere che loro sono una tifoseria calorosa. Ma questo lo sappiamo. Invece, vista la realtà, dovrebbero contestare i calciatori, maggiori responsabili di questa fallimentare stagione dal 1° minuto fino al 95° minuto, altro che ballare e cantare. Quella granata, è una tifoseria molto calorosa né più e né meno di tante altre calorose tifoserie del Meridione e non andassero dietro a chi per ruffianeria la elogia con paroloni esagerati per buttar loro fumo negli occhi e niente più. La maggior parte dei tifosi granata non hanno gli anelli al naso ma sono persone intelligenti che sanno che ci sono tifoserie molto più numerose e calorose di loro, specie in Metropoli come Roma, Milano e Napoli. Ad ogni modo bisogna aspettare il momento della vendita e soprattutto chi compra. Se ha veri quattrini o no”.
“Intanto, nel frattempo, Iervolino non investirà più cifre blu ma si limiterà all’ordinario, cercando di vendere i giocatori con ingaggi spropositati per la serie B e comprare giovani che corrono, perché in serie B si corre più che in serie A e soprattutto che abbiano stipendi bassi e sostenibili. Come ds consiglierei Sean Sogliano al dott. Iervolino. Uno che davvero sa di calcio e sa scegliere i giocatori buoni, vedi anche quest’anno a Verona e un tecnico come Luca D’Angelo, ex Pisa, adesso allo Spezia, che sa lavorare con i giovani per un campionato di media classifica e che mantenga la serie B a Salerno, senza fare il doppio salto all’indietro del Benevento di qualche stagione fa, che retrocesse dalla serie A alla serie C in appena 2 anni”, ha concluso Paolo Esposito.