Che Danilo Iervolino, al netto dei suoi errori, paghi (nel vero senso della parola) gli sbagli dei precedenti direttori sportivi è sotto gli occhi di tutti. Il doppio mercato assolutamente oneroso di Sabatini e i tanti calciatori che hanno fatto flop portati da De Sanctis hanno comportato non solo la retrocessione in cadetteria a suon di record negativi, ma anche un dispendio economico non indifferente e la sfiducia del patron verso il mondo del calcio. Non vogliamo certamente sostituirci agli avvocati di Iervolino, ci mancherebbe, ma mettiamoci anche nei panni di un imprenditore neofita nel mondo del calcio e che affida ingenti risorse economiche a persone che fanno parte di questo sport da tempo e che, teoricamente, dovrebbero riuscire ad abbinare risultati sportivi e gestione virtuosa del club. E invece abbiamo visto una serie di situazioni che hanno solamente indebolito la Salernitana: il triennale a Mikael da un milione di euro, il pluriennale a Sambia con ingaggio da 900mila euro lordi, 5 milioni per il cartellino di Bradaric, lo stipendio a Boateng. “Finalmente si sta fidando di me ed è una cosa che mi rende orgoglioso, dopo alcuni screzi abbiamo imparato a capirci di più. Bisogna rendersi conto che parliamo di un imprenditore di successo fortemente scottato da quello che è successo in passato e che, dopo la retrocessione, ha perso entusiasmo anche perchè ha speso tantissimi soldi” ha detto Petrachi. Che, pur senza fare polemica, ha lanciato messaggi precisi ai suoi predecessori e anche a qualche collega che aveva criticato la cessione così rapida di Federico Bonazzoli alla Cremonese. Ecco quanto ha dichiarato: “Qualcuno si è permesso di dirmi che dovevo aspettare Bonazzoli…per far cosa? L’anno scorso hanno dato incentivo all’esodo da 800mila euro per il Verona, io invece ci ho guadagnato 500mila euro e ho aggiunto Ghiglione alla rosa. Un calciatore forte che avrei voluto già al Torino, per me se gioca da quarto è più forte che da quinto. Di Adelaide dicono che è un giocatore rotto, altri ritengono che ho acquistato gente che non si regge in piedi. Avete visto al Milan cosa è successo con Morata? Noi avevamo l’obbligo di gettare nella mischia atleti non pronti, sono rischi calcolati. Se non si comprendono le dinamiche di alcune scelte, si fa fatica e si diventa tendenziosi e speculatori. Tello è arrivato alle 3 di notte, il giorno dopo ha dato disponibilità per 45 minuti e anche lì c’era la possibilità di imbattersi in un infortunio. Molti vogliono sindacare, dimenticando che abbiamo fatto i salti mortali per arrivare alle prime gare in condizioni decenti”. Chiaro il riferimento all’operazione condotta l’estate scorsa da De Sanctis, per tanti fu – ironicamente – un capolavoro strategico: pagare 800mila euro per girare Bonazzoli a una diretta concorrente affidando le chiavi dell’attacco a Stewart e Ikwuemesi. Ma anche Sabatini, indirettamente, rientra in questi ragionamenti. Perchè se Iervolino “non si fida” e ha chiuso i cordoni della borsa, è anche perchè si è sentito “tradito” da chi gli ha fatto spendere milioni per calciatori modesti.
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Petrachi e la “frecciata” a De Sanctis sulla gestione Bonazzoli. Ma anche Sabatini ha appesantito il bilancio
04/09/2024