Costil 6: mai chiamato in causa, mai sollecitato. Fa una grande parata al 94′, ma l’assistente aveva alzato la bandierina. Si era fatto comunque trovare pronto, come sempre.
Fazio 7: un disimpegno sbagliato in avvio, poi torna ad essere il Comandante che spinse Sabatini a blindarlo con un ricco triennale esattamente due anni fa. Vince il duello con Djuric, di fatto lo perde una sola volta e per poco il Verona non ne approfitta. Resta però una performance di livello assoluto.
Gyomber 6,5: entra a freddo e svirgola un pallone facile. E’ evidente non sia sereno. Poi però conquista una punizione con una bella giocata da esterno sinistro. Cresce col passare dei minuti e guadagna un’ampia sufficienza.
Bradaric 7: già la settimana scorsa avevamo visto un calciatore diverso, più sicuro e propositivo. Oggi disputa una gara di altissimo livello, per distacco la migliore nel suo girone d’andata. Dalle sue parti l’avversario non sfonda mai e corre fino al 96′ denotando grande condizione fisica.
Mazzocchi 7: Doig è cliente scomodo, ne vien fuori un bellissimo duello. Gara difensivamente di livello, sbroglia una situazione delicata con una grande diagonale chiusa con un decisivo recupero di testa. Le voci di mercato non lo hanno distratto. Resterà?
Maggiore 6: l’avvio di partita era stato preoccupante, tanti errori in appoggio e tanti falli quasi da giallo. Dal 25′, però, cresce e dà un aiuto essenziale al quartetto difensivo.
Coulibaly 6: non è ancora il calciatore che ha incantato Salerno per due anni, tuttavia sta crescendo e ci mette tanta fisicità e sostanza per contrastare i dirimpettai in maglia gialloblu. Nel finale poteva gestire in modo totalmente diverso la ripartenza del possibile 0-2.
Candreva 6,5: è vero che non segna e che non tira in porta, ma quando tocca palla è sempre uno spettacolo per gli occhi. Ci tiene tantissimo a vincere e sprona i compagni dopo ogni errore. Al 92′, a 38 anni, insegue Ngonge con una corsa di 50 metri. Leader
Kastanos 6,5: ha la grande occasione per bissare la prodezza realizzata nello stesso stadio due anni fa, il portiere avversario si supera. Prende una brutta botta al ginocchio ed esce con qualche difficoltà, si spera nulla di grave. Tecnicamente indiscutibile
Tchaouna 7: come è strano il calcio. Nella prima frazione di gioco era stato a tratti irritante, pur avendo sfiorato il gol con un colpo di testa alto di poco. Inzaghi è bravo a tenerlo in campo e lui lo ripaga con un grande gol. Nel finale si traveste da difensore e salva nei pressi della linea. Gran cuore, diamante grezzo sul quale lavorare.
Simy 6,5: fa bene Inzaghi ad applaudire un calciatore che, col cuore e l’atteggiamento, sta scrivendo una seconda pagina della sua storia all’ombra dell’Arechi. Solo una prodezza del portiere gli nega la seconda rete stagionale. Combattente
Legowski 6: entra in una fase delicatissima e fa il suo.
Inzaghi 7: una vittoria che l’allenatore meritava. Le parole di Sabatini sapevano quasi di condanna, ha avuto il merito di restare concentrato. Le prestazioni sono in crescendo da tempo, c’è del suo in questo 0-1.