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Pagelle: Boateng ex giocatore, la difesa è vergognosa. Iervolino, hai visto che spettacolo?
12/04/2024
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Costil 5: a tratti non bello da vedere dal punto di vista stilistico, come quando esce per anticipare un avversario e quasi si ritrova a metà campo. Prende mezzo voto in più per una gran parata su Luis Alberto. Lento e goffo quando Vecino lo beffa da pochi passi.

Zanoli 3: l’anno scorso, con la maglia della Samp, aveva lasciato intravedere numeri interessanti in un contesto simile dal punto di vista della classifica. Proprio per questo il suo arrivo era stato accompagnato dalla soddisfazione della società e della tifoseria. Invece è stato un flop totale. Oggi 45 minuti anonimi. Soffre la spinta di Lazzari, non si fa vedere mai nella metà campo avversaria ed è costantemente fuori posizione. Resta sotto la doccia all’intervallo. Un flop da restituire al mittente senza rimpianti.

Boateng 3: per rispetto della sua carriera non attribuiamo un voto ancora più basso che andrebbe condiviso con chi pensava di sistemare la cose con un giocatore non giovanissimo e fermo da giugno, al quale sono stati garantiti 700mila euro. Sempre, sempre, sempre in ritardo.

Gyomber 4: un paio di ottimi anticipi di testa a centro area non bastano per avere un voto diverso, purtroppo anche lui è incappato in una stagione disastrosa. Si addormenta su Vecino, forse aspettando che l’arbitro fischiasse rigore. Poi si avventura in una improbabile azione personale innescando una ripartenza. Quando i fantasisti della Lazio scambiano nello stretto è sempre fuori fase.

Pirola 4: dopo la serataccia contro il Sassuolo, forse sarebbe stato più opportuno tenerlo in panchina. Se si pensa che è stato pagato 5 milioni di euro e che è titolare nella Nazionale under21, con fascia di capitano al braccio, c’è da farsi qualche domanda. Non ne ha presa una

Bradaric 4,5: è vero che ci mette buona volontà e che cerca anche il 2-2 dopo una ambiziosa azione personale, ma in fase difensiva è un disastro e la Lazio, per tutto il primo tempo, attacca dalle sue parti con facilità disarmante. I calciatori biancocelesti gli sbucano alle spalle e non oppone alcun tipo di resistenza

Maggiore 5,5: abdica per un problema al ginocchio, lui che aveva fatto come sempre fatica in interdizione contro avversari di caratura dieci volte superiore. Suo l’assist per la rete della bandiera

Coulibaly 4: l’anno scorso usciva ammutolendo l’Olimpico dopo una prova da 8 in pagella, stavolta è la copia sbiadita del giocatore ammirato per un biennio. Il giallo gli farà saltare la prossima gara, grave l’errore sul gol del 4-1.

Candreva 3,5: in quello stadio che lo ha visto segnare capolavori, tira fuori la peggior versione di sè. Spento, triste, stanco, statico, senza mordente, colpevole sulla rete dell1-0.

Tchaouna 6: terzo gol in campionato per quella che potrebbe essere la plusvalenza estiva. Unico acquisto, di fatto, azzeccato dall’ex ds. Ci mette qualità, predicando nel deserto

Ikwuemesi 3: da tre, in realtà. Casale giganteggia e lo anticipa sempre, lui dà l’impressione costante di essere un pesce fuor d’acqua. Bocciatura totale

Manolas 5: il suo ingresso non cambia la sostanza, si dia spazio a qualche giovane e non a chi a giugno lascerà senza aver dato nulla sul piano tecnico.

Legowski 4: è entrato?

Sambia 5: riserva per cinque allenatori su cinque. Un paio di spunti interessanti, ma in fase difensiva va in difficoltà da subito.

Weismann 4: a livello di Botheim, Simy e Ikwuemesi

Colantuono 5 :torna alla difesa a tre, ma la Lazio affonda sulle fasce e i centrali non ci capiscono praticamente nulla. Certo, ci sono errori individuali tali da chiedersi quale altro allenatore al mondo potesse far di più. Stavolta però è mancata anche la “garra”.

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di Popolo Sportivo

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